Botta e risposta tra Gava (Lega) e Morassut (PD) sui fondi per la bonifica del Sito di interesse Nazionale di Brindisi.
In mattinata era stata la leghista Gava a lanciare l’allarme circa un taglio da parte del governo dei fondi destinati alle bonifiche in Puglia ed agli interventi per la Terra dei fuochi.
La deputata della Lega, responsabile Ambiente del partito, ha sostenuto che il Governo avesse eliminato 21,5 milioni di euro destinati a interventi nella Terra dei Fuochi e 33,5 mln per la bonifica del Sito di interesse Nazionale di Brindisi, strategico per la transizione energetica del nostro Paese e fondamentale per la ripresa economica della Puglia, massacrata economicamente ed ambientalmente.
Secondo la parlamentare del carroccio “con la recente delibera del Cipe, tagliati circa 386 milioni destinati a interventi di tutela dell’ambiente e di salvaguardia della salute. Il tutto sotto gli occhi del Ministro Costa, che ancora non ha portato a casa un risultato concreto. Ancora una volta viene certificata, a scapito degli incolpevoli cittadini, l’assoluta incapacità del ministro Costa e dei presidenti De Luca ed Emiliano che, nonostante tanti roboanti proclami propagandistici, dimostrano di non saper gestire e spendere le risorse per progetti strategici fondamentali per il futuro dell’Italia e per la salute dei cittadini campani e pugliesi”.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta del sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut: “I fondi per il Sin di Brindisi non sono definanziati. Quelle risorse fanno parte dei programmi Fsc della programmazione 2014-2020. Con l’ultima delibera CIPE sono stati restituiti al Ministero per lo Sviluppo e la coesione per una semplice procedura contabile. Quelle risorse restano nella programmazione 2021-2027 e dal gennaio 2021 saranno ulteriormente integrati. Le procedure di avanzamento del SIN non si interrompono”.
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