March 23, 2025

Siamo convinti che le locali Forze dell’Ordine fanno pienamente il loro dovere con competenza e spirito di sacrificio per contrastare la criminalità ma i fatti sono argomenti testardi e dicono che i mezzi a loro disposizione non sono tali da metterle nelle condizioni di fronteggiare adeguatamente un fenomeno che dura da tempo, che da tempo viene denunciato e che semina fra i cittadini apprensione e paura.

Il susseguirsi di sparatorie che mettono a rischio la vita e l’incolumità di ignari passanti, alcune gambizzazioni, i ricorrenti attentati in danno di negozi con finalità ricattatorie, i furti e le rapine, gli atti vandalici, gli assalti nei confronti di alcuni esercizi commerciali e da ultimo persino le scorrerie di bande di teppisti nel centro storico: sono questi i tratti di un quadro che non richiede commenti. Basta dare uno sguardo alle cronache della stampa locale (per esempio quelle del 16 ottobre scorso) per rendersi conto della gravità di tali fenomeni criminali.

Ne sono conferma alcune dichiarazioni del Comandante provinciale dei Carabinieri che, commentando nel corso di una intervista una sparatoria col ferimento di un giovane in una piazzetta dove giocavano ragazzi, così si è appropriatamente espresso: “sono degli incoscienti, non si può sparare tra la gente in quel modo … ma stiamo indagando e i controlli sono stati intensificati”.
Ogni allarmismo, è vero, va combattuto, ma l’allarme è doveroso perché la situazione è assai pesante. Da tempo sosteniamo che i servizi di sicurezza vanno potenziati in termini di uomini e mezzi per fronteggiare un fenomeno che rende indispensabile un continuo e puntuale controllo diurno e notturno del territorio. Sinora le nostre richieste non hanno avuto fortuna. Facciamo perciò ancora una volta appello alla sensibilità del Ministro dell’Interno perché voglia dare un segno concreto e urgente della sua attenzione ad un problema che sta facendo di Brindisi una città spaventata e insicura .

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

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