May 12, 2025

Torna in campo domenica pomeriggio il Città di Brindisi che ospita sull’erbetta del “Franco Fanuzzi” il Manfredonia in una gara che farà certo divertire il numeroso pubblico presente.

Proprio per favorire un maggior afflusso di spettatori sugli spalti la società adriatica ha deciso di posticipare l’inizio dell’incontro di un ora con la gara che prenderà il via alle ore 15.30. Ingresso libero in tutte i settori anche per le tifose brindisine in concomitanza della festa della donna.

Il Brindisi sta vivendo un momento certamente positivo con le ultime due vittorie consecutive che hanno permesso ai biancazzurri di portarsi ad un solo punto di ritardo dal Taranto, terza forza del campionato ed a sei punti dalla vice capolista Potenza. In ottica play off in secondo posto è un traguardo certamente importante perché permetterebbe di superare senza giocare i primi due turni.

Di fronte il Brindisi si troverà un Manfredonia non alla disperata ricerca di punti ma proprio questa tranquillità potrebbe essere l’aspetto più temibile della formazione daunia. La squadra di mister Castellucci ha però dimostrato di aver trovato i giusti equilibri e di essere in grado di raggiungere risultati importanti.

Il tecnico biancazzurro recupererà Danucci e Varsi mentre non saranno della gara Pollidori e De Vivo per squalifica e La Fortezza ancora infortunato. Sulla mediana dovrebbe essere adattato Ciano che ha già ricoperto questo ruolo nella gara di ritorno contro il Grottaglie.

In difesa invece potrebbe essere riconfermato Lorito al posto di Ivone. L’undici anti Manfredonia dovrebbe essere quindi composto da Pizzolato in porta, linea difensiva con Lorito a destra e Raho a sinistra, centrali Ferrara e Mannone.

Centrocampo di emergenza con Ciano e Danucci in fase di impostazione mentre esterni saranno Ancora e Varsi.

In attacco la coppia Esposito-Molinari.

 

Ricordiamo che il fischio d’inizio è posticipato alle ore 15.30. Arbitrerà l’incontro Achille Simiele della sezione di Albano Laziale mentre ad assisterlo saranno Giuseppe Catalano di Rossano e Dario Cucumo di Cosenza.

 

Davide Cucinelli

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