Oggi a Brindisi, nella sede di Confindustria, si è tenuto l’incontro con le aziende subentranti negli appalti soggetti a gara all’interno del Petrolchimico. Come ogni cambio appalto, diversi sono i rischi all’orizzonte per i lavoratori: ribasso dei livelli di inquadramento con le retribuzioni maturate negli anni dalle maestranze e occupabilità dell’intera forza lavoro.
«Oggi abbiamo avuto un primo approccio per quanto riguarda quelle che sono le nostre richieste, ossia – dichiara l’operatore territoriale Gianluca Volpe – non perdere posti di lavoro su un territorio che ha già subito forti restrizioni occupazionali e in più abbiamo chiesto che venga salvaguardato, quanto più possibile, il salario dei lavoratori, per evitare un ulteriore emorragia sul potere d’acquisto. Situazione quest’ultima che si verifica ormai da tempo in occasione di questi cambi di appalto, diventati sempre più difficili nella gestione. Le aziende ci hanno chiesto un aggiornamento, al fine di avere più chiarezza e contezza circa gli elenchi – non ancora ricevuti in forma ufficiale – del personale con i possibili esuberi. Lunedì prossimo ci aggiorneremo alle 15,00 con un nuovo incontro, sempre in Confindustria. In quella circostanza, verosimilmente, la situazione sarà più chiara, in modo da avere maggiore contezza circa l’effettiva occupabilità dei lavoratori con eventuali risvolti sugli esuberi».
C’è la necessità di fare in fretta per assicurare la continuità lavorativa. «Dal prossimo 1° maggio le aziende subentreranno col nuovo appalto e – precisa Volpe – a maggior ragione, entro aprile noi dobbiamo chiudere per forza questa situazione, cercando di farlo in maniera quanto più veloce possibile – conclude – e se necessario, con l’eventuale partecipazione del territorio»
L’Ufficio Stampa Fim Cisl
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