La mozione di sfiducia all’amministrazione guidata dal sindaco Marchionna sarà ufficialmente discussa nel prossimo consiglio comunale. A determinare questo scenario è stata la firma dell’indipendente Roberto Quarta, ex esponente di Fratelli d’Italia, che ha portato a 13 il numero delle sottoscrizioni necessarie per la presentazione dell’atto.
La mozione era stata inizialmente presentata il 9 febbraio dai 12 consiglieri di opposizione, che avevano motivato la loro decisione con la necessità di “fermare liti e ricatti in una maggioranza inadeguata e incapace”. Tra i firmatari figurano Francesco Cannalire, Lino Luperti, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Diego Rachiero, Alessio Carbonella, Denise Aggiano, Pierpaolo Strippoli, Alessandro Antonino, Michelangelo Greco, Giampaolo D’Onofrio e Rino Giannace.
Nel documento, i consiglieri hanno denunciato come “l’unico argomento su cui si sta caratterizzando l’azione politica e amministrativa di questa maggioranza di centrodestra siano la spartizione di poltrone e il mercimonio di incarichi, che sottolineano la loro irresponsabilità e il loro disinteresse ai problemi dei cittadini”. La mozione evidenzia inoltre la grave crisi economica e sociale che Brindisi sta attraversando, aggravata dall’atteggiamento delle multinazionali presenti sul territorio, accusate di essere indifferenti alle sorti della comunità locale.
La normativa prevede che una mozione di sfiducia debba essere sottoscritta da almeno i 2/5 dei consiglieri comunali, pari a 13 firme. Gli esponenti dell’opposizione avevano quindi lanciato un appello “a quanti nella maggioranza non intendono sottostare ai diktat di partito e vogliono ricondurre il dibattito politico alla decenza, al rispetto istituzionale e alla necessaria trasparenza in Consiglio Comunale”.
Inizialmente, la maggioranza aveva risposto con un controdocumento firmato da 19 consiglieri, respingendo la mozione. Tuttavia, la recente decisione di Roberto Quarta di aggiungere la propria firma ha cambiato le carte in tavola. L’ex FdI ha dichiarato di aver maturato questa scelta a seguito degli eventi avvenuti nella commissione bilancio, denunciando l’ennesima dimostrazione di un sistema che considera inaccettabile.
Quarta ha spiegato che la questione scatenante è stata la discussione sulle modifiche al regolamento comunale sulle occupazioni delle grandi aziende del sottosuolo, portate in commissione il 24 febbraio, a soli quattro giorni dal termine utile per eventuali interventi. “Abbiamo avuto un anno per intervenire seriamente e costringere le aziende furbe a ottemperare alla legge. Invece, a quattro giorni dal consiglio comunale del 28, ci troviamo di fronte a un evidente stratagemma affinché nulla cambi” ha dichiarato. “Oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho appena firmato la mozione presentata dalle opposizioni per la sfiducia a questa Amministrazione affinché si discuta in consiglio comunale in maniera trasparente e nel rispetto dei cittadini”.
Con la sua adesione, la mozione di sfiducia potrà dunque essere discussa nell’assise comunale, aprendo un ulteriore fronte caldo per l’amministrazione Marchionna.
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