È un vero e proprio giallo quello che ruota attorno al titolo di Capitale della Cultura della Regione Puglia per il 2026.
A scatenarlo è stato un comunicato diffuso dal Comune di Alberobello, che ha annunciato la vittoria del progetto “PIETRAMADRE” – condiviso con Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare – come Capitale della Cultura della Puglia per l’anno prossimo.
A rendere ancora più intricata la vicenda, le dichiarazioni riportate nel comunicato stampa dell’assessora regionale alla Cultura, Viviana Matrangola, che confermerebbero il sostegno della Regione al progetto.
C’è pero una questione che tanto piccola non è.
Ad ogginon esiste alcun atto ufficiale della Regione Puglia che formalizzi questa assegnazione. Nessuna delibera, nessun decreto o provvedimento pubblico, nessun comunicato istituzionale che stabilisca ufficialmente chi sarà la Capitale pugliese della Cultura 2026.
A rendere tutto ancora più incerto è il fatto che Alberobello non era l’unica città a puntare al titolo (ed al finanziamento): anche Brindisi e Gallipoli – entrambe finaliste con Alberobello nella competizione nazionale per la Capitale italiana della Cultura 2027 – attendevano con legittime aspettative l’assegnazione del titolo regionale.
Proprio il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, durante una recente conferenza stampa, aveva lasciato intendere che la città fosse fiduciosa di ricevere il riconoscimento. Anzi, per il primo cittadino adriatico il dubbio non era l’aggiudicazione del titolo – data per certa – ma se il finanziamento dovesse essere ripartito per tre oppure se la Regione dovesse triplicare lo stanziamento iniziale.
Ora, però, se l’annuncio di Alberobello venisse confermato dai fatti, Brindisi e Gallipoli dovrebbero rinunciare – almeno per il 2026 – al titolo e al relativo finanziamento previsto dalla legge regionale 32/2022 (art. 38), che garantisce risorse alla Capitale pugliese della Cultura.
In questo contesto poco chiaro, non è dato nemmeno sapere se la Regione Puglia intenda assegnare il titolo esclusivamente a PIETRAMADRE o se, come ipotizzato da qualcuno, ci sia ancora la possibilità di un riconoscimento condiviso anche con le altre città finaliste.
L’unica certezza al momento è l’annuncio del Comune di Alberobello, che, forte del proprio comunicato e delle dichiarazioni della Regione riportate al suo interno, ha già pianificato eventi e celebrazioni, tra cui la partenza da Alberobello del Giro d’Italia 2025 e il trentennale dell’iscrizione dei trulli all’Unesco nel 2026.
Resta ora da capire quando e se la Regione Puglia chiarirà ufficialmente la questione.
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