August 4, 2025

“Il governo ha sferrato l’ennesimo colpo alla Puglia. Con il rinvio della chiusura della centrale a carbone Enel ‘Federico II’ di Brindisi al 2038, l’esecutivo dimostra ancora una volta di non fare gli interessi del territorio e andare nella direzione opposta rispetto a quella da seguire: la decarbonizzazione.

Per Meloni e soci la transizione energetica è solo una bandiera da sventolare al momento opportuno perché appena si chiude il sipario fanno l’opposto di quanto dicono e mettono in campo misure per trascinare il Paese nel passato. Invece di tutelare i cittadini e l’ambiente, scelgono consapevolmente di mantenere attivi gli impianti inquinanti, le centrali a carbone, e condannare i comuni interessati all’inquinamento. Mi chiedo come possano i parlamentari di centrodestra pugliesi tradire il proprio territorio.

Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia originario di Brindisi da cui parte la richiesta al governo, prova a difendere una posizione che fa acqua da tutte le parti. L’esponente di FI dimostra per l’ennesima volta – dopo il contributo di 35 milioni fatto ottenere al deposito gas di Edison e il suo parere favorevole a una centrale nucleare a Brindisi – di non volere il bene della propria città.

Il governo, anche dopo il vergognoso decreto sull’Ex Ilva con cui ha condannato ancora Taranto e il rilascio della nuova Aia che consentirà la produzione a carbone per altri 12 anni, dimostra di non avere alcuna visione strategica anche nel campo energetico e di non voler tutelare le persone.

 

Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare quanto sta accadendo. Chiediamo il ritiro di questa assurda proposta per la centrale di Brindisi e la sospensione dell’Aia per l’Ex Ilva. Tutelare il territorio e i cittadini non significa rimandare la decarbonizzazione e abbassare la guardia sul fronte delle tutele ambientali e dei cittadini, ma costruire un percorso serio che rispetti il territorio e miri a essere parte integrante di una transizione energetica. Chi rema nella direzione opposta non vuole il bene della Puglia”.

Così in una nota Leonardo Donno, deputato M5S e coordinatore regionale Puglia.

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