Il messaggio “Pagherai bastardo” accompagnato da due cartucce calibro 38 per revolver. E’ questo il messaggio minatorio inviato a Toni Muccio, ex consigliere della maggioranza Consales, coordinatore di Noi Centro e attore principale della campagna elettorale della neo-sindaca Angela Carluccio.
L’intimidazione e le pistole sono state trovate nella tarda mattinata di oggi dallo stesso Muccio nella cassetta della posta del suo condominio, al Rione Bozzano.
Sul posto si sono subito recati i poliziotti della Sezione volanti e gli agenti della Digos di Brindisi. Poco dopo Muccio si è recato presso gli uffici della Digos che hanno verbalizzato le dichiarazioni dell’esponente politico.
Quello odierno non è il primo attentato intimidatorio ai danni di Muccio. Il 10 novembre del 2014 ignoti appiccarono il fuoco alla sua auto, parcheggiata in viale Gran Bretagna.
L’intimidazione è stato condannata da Noi Centro e Brindisi Prima di tutto.
Nel comunicato si sostiene che “evidentemente il clima di veleni che ha caratterizzato tutta la campagna elettorale appena conclusa continua a ostacolare il ripristino della serenità in un momento in cui invece Brindisi ha bisogno di ripartire“.
“Toni Muccio – continuano i coordinamenti delle due sigle partitiche – ha speso tutte le sue energie per il raggiungimento di un obiettivo che è stato centrato anche grazie al suo impegno e che è stato portato avanti nella correttezza e nel rispetto delle regole“.
Poi un attacco non tanto velato al Presidente della Regione Emiliano, raffigurato quasi come il possibile mandante morale dell’intimidazione.
Si legge testualmente nel comunicato: “Purtroppo chi avrebbe il compito di stemperare i toni continua a fomentare un clima di polemiche e di accuse che hanno probabilmente portato alle gravissime minacce subite questa mattina da Muccio al quale esprimiamo tutta la solidarietà nella certezza che le forze dell’ordine sapranno individuare gli autori del vile gesto“.
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