May 1, 2025

Il caso Tari è un caso nazionale che per caduta si ribalta, come ogni cosa, sempre ed esclusivamente sulle Amministrazioni Locali.
CHI NE PAGA LE CONSEGUENZE? – IL CITTADINO E GLI AMMINISTRATORI LOCALI CHE DEVONO VIGILARE E TUTELARE I CITTADINI, E, NESSUN ALTRO.
RITENIAMO CHE PRIMA DI ATTACCARE “A SPADA TRATTA” – SI DEBBA FARE UNA CONSIDERAZIONE ELEMENTARE E LOGICA:
CHI VERAMENTE HA GENERATO L’ERRORE?
CHI POI HA FATTO SI CHE L’ERRORE ASSUMESSE PROPORZIONI CICLOPICHE?………..
SENZA VOLER GIUSTIFICARE, OLTREMODO, L’OPERATO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI CHE SICURAMENTE, NON POSSEDENDO COMPETENZA E PROFESSIONALITA’ SPECIFICA IN MATERIA, SI SONO AFFIDATI E FIDATI DELLA MACCHINA BUROCRATICA DEI DIRIGENTI E DEI FUNZIONARI PUBBLICI LOCALI.
APPARE OVVIO A QUESTO PUNTO PORSI DOMANDE:
MA E’ MAI POSSIBILE CHE QUESTI BUROCRATI, CHE PERCEPISCONO FIOR DI STIPENDI, NON FACCIAMO CIO’ CHE GLI COMPETE?
E AMMESSO CHE FACCIAMO CIO’ CHE A LORO E DEMANDATO PER ISTITUTO, PERCHE’ NON ESCONO DALLA GABBIA DEL BUROCRATESE E OPERINO SENZA SUPERFICIALITA’ E PRESSAPOSCHISMO?
QUANTO AFFERMATO, NON INTENDE ESSERE UN ATTACCO A TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI, MA SEMPLICEMENTE UNA CONSIDERAZIONE, NON TUTTI SI COMPORTANO NELLO STESSO MODO, ANZI DI CONTRO, C’E’ UNA SUFFICIENTE PARTE DI LORO CHE SI SFORZA E SI SACRIFICA NELL’ADEMPIMENTO DEL PROPRIO DOVERE, MA E’ MOLTO AL DI SOTTO DEL RESTO, DI QUELLA BUONA PARTE CHE COMPLICA LE COSE SEMPLICI, PERCHE’,… NON HA LE COMPETENZE, DISCONOSCE LA MATERIA, NON HA PAZIENZA E CAPACITA’ DI ASCOLTO E RELAZIONE CON I CITTADINI, SI RIVESTE DI PRESUPPONENZA E ARROGANZA, E OGNUNO DI NOI POTREBBE AGGIUNGERE TANTA ROBA ANCORA.
PRESSAPOCHISMO, SUPERFICIALITA’, ECC…, ECC.., SONO L’HUMUS DELL’ESASPERANTE BUROCRAZIA CHE POI, INEVITABILMENTE CONDUCE ANCHE, E NON SOLO, AL CASO TARI.
Mentre scribacchiamo la presente lettera aperta, iniziano ad arrivare i primi chiarimenti del Tesoro sulle modalità per il corretto calcolo della Tari.
Intanto si preannunciano valanghe di ricorsi da parte dei contribuenti vittime del pluriennale gonfiamento (fino al doppio) della tassa sui rifiuti fatto da alcuni Comuni, con il rischio di mandare in default gli enti locali “rei” dell’ errore di conteggio.
“Il dipartimento finanze del ministero dell’Economia emanerà in tempi molto brevi un documento di chiarimento sulle modalità di corretta applicazione della Tari” fanno sapere fonti Mef, sottolineando che “sono già previste modalità per chiedere i rimborsi qualora un Comune non applichi la tassa in maniera corretta”.

Le associazioni dei consumatori prevedono già raffiche di cause risarcitorie che potrebbero mandare in rosso i conti, già di per sé non brillanti, di molte Amministrazioni Locali.

Il Codacons si è fatto promotore di una azione risarcitoria collettiva contro i comuni che hanno riscosso somme illecite.

«Una valanga di cause patrocinate dal Codacons sta per abbattersi sui comuni, che saranno chiamati non solo a restituire il maltolto, ma anche a pagare gli interessi di legge e le spese nei confronti dei cittadini che agiranno attraverso la nostra associazione – spiega il presidente Carlo Rienzi, intanto presenteremo un esposto alle Procure della Repubblica affinché indaghino per il reato di truffa e appropriazione indebita, chiedendo al tempo stesso il sequestro cautelare delle somme incamerate dai Comuni negli ultimi 5 anni attraverso la Tari».

Il codacons ha messo a disposizione anche un forum telefono che fornirà informazioni e istruzioni agli utenti su come verificare eventuali errori sulle bolletta Tari e avviare le pratiche per la restituzione.

Riportiamo una dichiarazione del sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta che “ha confermato che c’ è stata un’ errata comprensione della legge di primo livello, secondo la quale la Tari, per la parte variabile, va applicata soltanto all’ abitazione e non anche alle pertinenze, cosa che molti comuni non hanno fatto”.

Fin troppo semplice addossare le colpe alle Amministrazioni Locali, il solito “scarica barile”…………..

Tanto alla fine chi paga sempre, per colpe altrui, è il cittadino contribuente.

Senza scendere in particolari tecnici, di applicazione dei calcoli, di algoritmi, di percentuali, statistiche, ecc…, ecc… resta un fatto “Che tutti i cittadini italiani, Cellinesi compresi, sono già pesantemente tartassati da imposte di ogni genere e vorremmo che almeno i calcoli fossero eseguiti nella giusta maniera”, da semplici professionisti, e non da chi già, a tutti i livelli, ha bruciato la pietanza con libero arbitrio dell’esecutore.

Quindi cosa vogliamo dire: desideriamo che il calcolo sia volto proprio ad eliminare ogni possibile errore per un’ applicazione corretta della tassa sui rifiuti.

Non più volte come invece è accaduto in molti comuni superficiali.

Ci auguriamo che il governo, almeno questa volta, non faccia orecchia da mercante e prenda seriamente in considerazione “tutti i cittadini italiani che sono stanchi di essere vessati”.

Non è accettabile che i cittadini siano sempre penalizzati da errori amministrativi e mala gestione.

Per il nostro Comune cosa si fa?
Intanto evidenziamo che il Sindaco è a tutti gli effetti, un contribuente come gli tutti gli altri concittadini, evitiamo di fomentare la cosiddetta “Guerra dei Poveri”, attribuendogli “orrori”, parliamo degli ultimi 5 anni, teniamolo bene in mente.

Ciò non vuole giustificare e colpevolizzare assolutamente l’attuale e le precedenti Amministrazioni, ma siamo del parere che in questi casi tanto per cercare di risolvere questa delicata questione, ci voglia analisi critica e non polemica ad ogni costo e per ogni cosa, oggi non serve la ricerca forsennata del o dei colpevoli, oggi serve solo sintesi con tutto il Consiglio Comunale e tutti cittadini.
Speriamo che l’attuale Amministrazione, in tempi brevi, indica una Pubblica Assemblea, con l’immancabile presenza dei Dirigenti e Funzionari Comunali, i quali devono fornire risposte dell’accaduto e di come stanno procedendo in relazione alle indicazioni del Governo.

Evitiamo la politica della “Caccia alle Streghe”, invece inchiodiamo alle proprie responsabilità chi è pagato per fornire alla CITTADINANZA UN SERVIZIO PUBBLICO, esortando gli Amministratori, a far si, che il loro Istituto di Indirizzo Politico Amministrativo di vigilanza e tutela dei Cittadini Contribuenti, non sia ostaggio della burocrazia asfissiante che vige, non solo nel Comune di Cellino San Marco, ma in tanti altri Comuni.

A coloro che hanno pubblicato sul Social, una nota, vogliamo semplicemente invitarli ad una riflessione, è chiaro che a tutti è concesso il diritto di replica, in questo caso più che mai, ma la terminologia usata, ci è sembrata un po’ pesante e priva di etica politica “Vendere Fumo” potrebbe passare, ma di seguito usare il termine “SPACCIATE FUMO”, ci sembra quantomeno diffamatorio e dimostra la mancanza della certezza di risposta, praticamente un “BOOMERANG”.

Comprendiamo la volontà di difesa del Sindaco, ma il Sindaco, credo, sappia difendersi da solo, poi come su affermato, difendersi da quali colpe?……..

Per quanto scrivete, non comprendiamo i citati aspetti Sociali, non siamo nella “Foresta di Sherwood” dove Robin Hood, rubava ai ricchi per dare ai poveri, “ma dai erano altri tempi”, oggi la questione è molto più grave.

Si potrebbe fare una disquisizione accademica:
in base a quali parametri si è affermato l’80% e il 20%?
quali sono i riferimenti adottati per stabilire la soglia di povertà locale?
ma in ultimo, perché dovrebbe essere il contribuente più facoltoso a coprire i costi dei meno facoltosi? quando esistono per ISTITUTO Nazionale, Regionale, Locale delle norme e leggi che tutelano le classi più disagiate.

In questo modo si avvalora la giustificata tesi che siano sempre i cittadini contribuenti più virtuosi a subire il danno maggiore.

Non crediamo sia il giusto modo di approcciare, rispondere con polemica ad un volantino polemico (definiamolo così), speriamo solo, che ciò che è stato scritto sia una paturnia tra fanciulli, e non l’affrontare un problema con verve politica risolutiva, da una parte e da dall’altra.

L’Amministrazione Locale non è un sistema privato e privatistico, è di tutti, maggioranza, opposizione, cittadinanza attiva, e tutti abbiamo l’obbligo e il dovere di dire la nostra in tutte le sedi opportune e possibili, e sopratutto ricercare la risoluzione agli accadimenti, così come sancito nella nostra COSTITUZIONE.
LA PRESENTE ESPRIME SEMPLICEMENTE ED UMILMENTE UNA ANALISI CRITICA, LE POLEMICHE LASCIAMOLE AGLI ALTRI.

Invitiamo tutto il CONSIGLIO COMUNALE di Cellino San Marco a formalizzare una ASSEMBLEA PUBBLICA, in tempi brevissimi.

Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia – AN – Cellino San Marco
Emanuele Pezzuto

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