June 16, 2025

E’ utile porsi un quesito: le giornate che stiamo vivendo sono da cancellare o da ricordare, magari riponendole nel tempo in un cassetto della memoria di facile e pronto accesso?
Alla base del quesito e della relativa risposta emerge il seguente dubbio (o meglio un ulteriore quesito) :-ci sarà la possibilità di archiviare lo status di difficoltà che stiamo attraversando ?-

In altre parole: ne verremo a capo?

E qualora fosse sconfitta la pandemia da Covid 19 ( e varianti ), siamo certi che non incorreremo in situazioni analoghe in cui virus prima di allora sconosciuti all’uomo travolgano nuovamente gli equilibri della popolazione mondiale?

 

E’ pur vero che problematiche di rilievo quali le carenze ambientali (mancanza di acqua, emergenza climatica ed effetti devastanti provocati dall’inquinamento ambientale), i disagi socioeconomici patiti da una parte ampia della popolazione mondiale (provocati da guerre, mancanza di mezzi primari di sussistenza ) e quanto possiamo definire povertà culturale ( che in questo caso appartiene in primis alle nostre società governate dagli interessi di lobbies e multinazionali che interferiscono manipolando le nostre modalità di pensiero e di azione ) non sono mai state considerate emergenti come la pandemia da COVID 19.

 

Si spera che considerazioni prodotte da menti illuminate possano giungere a breve per proporre interventi e soluzioni non solo basati su logiche di prevenzione di terzo livello ( misure di contenimento della pandemia, vaccinazioni, etc ) ma di primo, cioè ben più lungimiranti.

 

In questi ultimi anni ( un paio di decenni ) le già esigue risorse destinate alla sanità pubblica sono state distratte per rivolgerle altrove, ma il risultato è stato aumentare il disagio e la ristrettezza globale del nostro sistema socio economico.
Queste amare considerazioni determinano un atteggiamento fatalista, chiuso alla speranza, ma ispirato ad un sano realismo, che non ottunde le coscienze mostrando falsi arcobaleni ma si pone in una dimensione pragmatica per giungere a soluzioni concrete.

 

Penso dunque che non si possa programmare una reale ripresa se non si pianifica con immediatezza un MASSICCIO intervento sul sistema sanitario adeguando e finalizzando i livelli ed i modelli allo stato critico generato dalla pandemia attuale e purtroppo dalle possibili a venire…

 

Iacopina Maiolo

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