April 2, 2025

Si è svolto questa mattina presso la sede della Prefettura di Brindisi un incontro tra le organizzazioni sindacali e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per discutere la crisi industriale che affligge il territorio brindisino. All’incontro hanno partecipato anche il prefetto Luigi Carnevale e l’onorevole Mauro D’Attis.

Durante l’incontro, il Ministro Pichetto Fratin ha sottolineato la complessa trasformazione in atto a Brindisi, evidenziando la necessità di affrontare la transizione industriale, energetica ed ecologica. “Brindisi è una realtà in grande trasformazione, con una serie di temi riguardanti la transizione industriale. Le conseguenze si riversano sulla struttura industriale storica della città, che comunque ha una capacità di reazione molto forte,” ha dichiarato il Ministro. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un confronto costruttivo tra tutti gli attori coinvolti per accompagnare questo grande cambiamento, con un ruolo significativo anche per le imprese operanti nella regione.

Uno dei temi caldi è stato il decreto di chiusura del carbone, con specifico riferimento alla centrale di Cerano. Il Ministro ha spiegato come questa decisione avrà conseguenze dirette sugli occupati e ripercussioni indirette sul sistema industriale, commerciale e sociale di Brindisi. Ha ribadito la necessità di accompagnare queste trasformazioni per mitigare gli impatti negativi.

Da rimarcare che, a domanda diretta riguardante un possibile investimento nel settore del fotovoltaico, annunciato in piena campagna elettorale dal ministro Matteo Salvini con il coinvolgimento di Enel e Rfi, Pichetto Fratin ha affermato di non essere a conoscenza di tali attività.

L’onorevole Mauro D’Attis ha poi dichiarato: “Per Brindisi stiamo facendo un gran lavoro che guarda al presente e al futuro del territorio. Abbiamo tre emendamenti che ho presentato io, approvati dal parlamento e su cui ora bisogna concentrarsi. Innanzitutto, quello che sblocca le aree Sin, che ora potranno essere finalmente restituite alla collettività e utilizzate. Poi, c’è la costituzione del comitato per la decarbonizzazione di Brindisi e Civitavecchia: è questo il luogo istituzionale in cui si stabiliranno le tappe della riconversione che condurrà all’accordo di programma con l’arrivo di imprese che vorranno insediarsi, creando sviluppo e occupazione. Poi, c’è il bando a cui hanno partecipato congiuntamente le autorità portuali di Taranto e Brindisi: tifiamo affinchè possano essere insieme un hub per la cantieristica utile agli impianti rinnovabili off shore. Tradotto: stiamo lavorando per permettere al territorio di guardare oltre. Sono fiducioso”.

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