May 24, 2025

Lunedì 26 maggio le lavoratrici e i lavoratori agricoli e dell’industria alimentare saranno in presidio davanti alla Prefettura di Brindisi. La Flai CGIL Brindisi promuove questa mobilitazione per chiedere più legalità, più tutele e più sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il presidio rientra nella campagna nazionale della CGIL in vista dei cinque quesiti referendari su cui le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati a votare l’8 e il 9 giugno. Temi come la precarietà, la sicurezza sul lavoro, il sistema degli appalti e la tutela dei diritti attraversano profondamente il mondo agricolo e l’intera filiera agroalimentare.
Nelle campagne e nelle fabbriche alimentari si lavora spesso in condizioni inaccettabili. Lo sfruttamento è ancora oggi una realtà quotidiana, aggravata dalla diffusione degli appalti e subappalti al massimo ribasso, che alimentano precarietà, riduzione dei diritti e aumento degli infortuni. La filiera agroindustriale non può più essere terreno fertile per il caporalato, il lavoro nero e le false cooperative.
Durante la manifestazione sarà chiesto che una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali venga ricevuta dal Prefetto di Brindisi. La Flai CGIL intende esporre le proprie rivendicazioni in modo chiaro e diretto: piena applicazione della Legge 199 contro il caporalato, insediamento operativo delle Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità – che a Brindisi era stata tra le prime ad essere attivate in Italia – e azioni concrete per interrompere la catena di appalti che scarica le responsabilità e mette a rischio la vita dei lavoratori.

Oggi il lavoro agricolo, la pesca, la forestazione e i comparti dell’agroindustria vivono un presente fatto di precarietà diffusa, licenziamenti illegittimi, insicurezza e assenza di prospettive. Anche per questo i cinque referendum rappresentano un’opportunità concreta per invertire la rotta: con essi vogliamo riportare dignità nel lavoro e giustizia nei rapporti tra imprese e lavoratori, estendendo la responsabilità dell’imprenditore anche nei casi di incidenti provocati da subappalti.
Nei nostri incontri con lavoratrici, lavoratori e cittadini – dai volantinaggi alle assemblee – abbiamo notato un crescente interesse verso i temi referendari. Le persone vogliono capire, ascoltano con attenzione, riconoscono che si parla della loro vita e del loro futuro. Questo ci dà coraggio e ci spinge ad andare avanti.
La Flai CGIL è un sindacato di strada: siamo ogni giorno accanto a chi lavora, anche nei luoghi dove il lavoro assomiglia ancora troppo a una forma di schiavitù moderna, dove i diritti sono scomparsi insieme all’umanità. Per questo il 26 maggio saremo davanti alla Prefettura: per denunciare, per proporre, per chiedere un cambiamento reale.
La mobilitazione non si fermerà. Continueremo fino all’8 e 9 giugno e oltre, perché il lavoro deve tornare ad essere sinonimo di dignità, sicurezza e rispetto.

No Comments