Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46ª sessione, ha deliberato l’iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale. Questa storica strada romana, conosciuta anche come “Regina Viarum”, diventa così il 60° sito italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento dall’UNESCO.
La Via Appia, con la sua straordinaria importanza storica e culturale, è stata riconosciuta per il suo valore universale e la sua capacità di rappresentare un simbolo della storia romana e delle vie di comunicazione dell’antichità.
La candidatura italiana, promossa dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri, comprende 22 siti situati lungo i percorsi dell’Appia Antica e dell’Appia Traiana. Questi tracciati, che si estendono per 364 miglia da Roma a Brindisi, erano un tempo percorsi in almeno 14 giorni di cammino. Uno dei punti salienti è il viadotto di Apani, un’infrastruttura straordinaria per l’epoca, che attraversava un canale con un unico arco di 150 metri, permettendo il passaggio simultaneo di due carri grazie a una carreggiata di 7 metri di larghezza. Questo viadotto è uno dei 9 siti pugliesi inclusi nel dossier condiviso da 74 comuni tra Lazio, Campania, Basilicata e Puglia.
Il percorso della candidatura della Via Appia è partito da lontano ma ha avuto una grande accelerazione grazie alla volontà degli enti locali, alle associazioni promotrici dell’annuale appuntamento “Appia Day” che hanno saputo sensibilizzare il Ministero della Cultura.
Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha deliberato la candidatura della Via Appia basandosi sui criteri III, IV e VI della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale del 1972. La Via Appia è considerata una testimonianza eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà scomparsa, essendo un modello delle vie pubbliche che contribuirono all’unificazione culturale del mondo romano. Inoltre, le prime 12 miglia della strada, celebri per i loro monumenti, sono state celebrate nell’arte attraverso i secoli, soddisfacendo così anche il criterio vi.
Il Consiglio Internazionale per i Monumenti e i Siti (ICOMOS) ha già espresso parere favorevole all’iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Questo parere sarà sottoposto all’approvazione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Nuova Delhi.
A Brindisi, comune che negli ultimi anni ha offerto un grosso apporto alla candidatura, si stanno organizzando vari eventi per celebrare questo riconoscimento.
L’importanza di questo riconoscimento non è solo culturale, ma rappresenta anche un’opportunità per lo sviluppo economico e turistico delle aree attraversate dalla storica via, consolidando il legame tra passato e futuro e promuovendo la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
(foto: Ida Santoro)
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