May 8, 2025

I segretari cittadini e i rispettivi capigruppo delle forze politiche di maggioranza in Consiglio Comunale (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Marchionna Sindaco, Partito Repubblicano, Casa dei Moderati, Lega) si sono riuniti per una valutazione condivisa della vicenda del deposito costiero di GNL proposto da Edison, che sta dando vita a un vero e proprio psicodramma collettivo.

Innanzi tutto le forze politiche di maggioranza sottolineano il carattere fortemente strumentale di tutte le dichiarazioni, le iniziative e le adunate che si stanno proponendo in questi giorni, atteso che la vicenda del deposito GNL si è conclusa e perfezionata con la Delibera di Giunta Regionale n. 859, assunta il 15 giugno 2022 (vale a dire ben 14 mesi fa!), che deliberava di esprimere parere favorevole all’intesa contemplata dal D.Lgs. n. 257/2016, “subordinatamente al rispetto delle prescrizioni/condizioni indicate dagli enti proposti e con la raccomandazione alla Società Edison, e per l’effetto al MITE, di adottare ogni soluzione tecnica e progettuale idonea ad assicurare che il deposito di GNL sia funzionale alla ricezione e liquefazione di biometano e alla immissione del BOG (Boil Off Gas) in rete, attraverso l’allacciamento bidirezionale dell’impianto alla rete di metanodotti”.

Non si ha memoria di sommosse di piazza e neanche di adunate oceaniche per contestare quella delibera regionale che autorizzava l’installazione nel Porto di Brindisi di quella che ora, inopinatamente, viene definita una bomba ecologia e un attentato alla sicurezza della Città.

A quell’epoca in quale direzione guardavano i dirigenti della CGIL, o quelli delle tante Associazioni ambientaliste che oggi si professano tardivamente scandalizzati per un’autorizzazione rilasciata ben quattordici mesi fa?

 

Si commette peccato se si pensa che non potevano opporsi alle direttive del Governo Draghi e alle deliberazioni della Giunta Regionale di centro-sinistra per non mettere in un forte imbarazzo l’allora Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, alle prese con la questione delle alleanze con cui il centro-sinistra intendeva riproporsi alla guida del Comune di Brindisi?

E invece proprio l’ex Sindaco Riccardo Rossi è stato l’unico e il solo che ha perseverato nella battaglia contro il deposito costiero, anche se non possiamo tacere il fatto che abbia tentato un’improbabile e avventurosa strada giudiziaria al posto di un chiaro e trasparente parere contrario che – purtroppo per lui – non è riuscito a ottenere dal Consiglio Comunale.

Al contrario, in campagna elettorale le forze del centro-destra, poi risultate vittoriose nella competizione elettorale, avevano più volte e chiaramente espresso la propria opinione favorevole alla costruzione dell’impianto.

Ciò nonostante, pur fortemente dubbiosi sulla valenza giuridica del ricorso presentato dal Comune di Brindisi, le stesse forze politiche hanno doverosamente atteso che su tale ricorso si pronunciasse il TAR di Lecce.

Una volta che quest’ultimo ha proclamato la propria incompetenza, rinviando la decisione al TAR del Lazio, è apparso a tutti chiaro – al di là di ogni ragionevole dubbio, se non di quelli instillati da mistificazioni della realtà – che l’impianto era considerato di importanza strategica nazionale e travalicava le competenze comunali. Per queste ragioni la Giunta Comunale ha deciso di non riassumere il giudizio di fronte al TAR del Lazio.

Che quest’ultima scelta possa dar luogo a opinioni diverse è fatto assolutamente legittimo, mentre è sostanzialmente vergognoso il tentativo di insinuare che quella decisione abbia privato la Città dell’ultima barriera alzata a sua difesa, visto che quella barriera era stata abbattuta nel silenzio generale oltre un anno prima.

 

Allo stato attuale le forze politiche della maggioranza del Consiglio Comunale prendono atto che Edison ha ritenuto di modificare ulteriormente il progetto, con ciò incautamente consentendo a tanti personaggi “folgorati sulla via di Damasco” di riaccendere una polemica che – ora sì, perbacco – può opportunamente trasformarsi in uno psicodramma, cioè in quella “tecnica di psicoterapia attuata mediante la rappresentazione teatrale del conflitto degli interessati, cui partecipano gli stessi insieme ad altri personaggi che esprimono particolari aspetti della loro personalità”.

 

Per questi motivi le forze politiche della maggioranza sottolineano che non intendono prendere parte a questa rappresentazione intrisa di parzialità e strumentalità, significando che la valutazione delle modifiche proposte da Edison per il progetto del deposito costiero di GNL è di esclusiva competenza del Comitato Tecnico Regionale e della Regione Puglia, chiamati a confermare o smentire l’autorizzazione concessa al precedente progetto.

Se il Comitato Tecnico Regionale e la Regione Puglia dovessero rivedere la loro originaria posizione, allora saremmo realmente di fronte a un fatto inedito rispetto al quale il Comune di Brindisi non potrebbe certamente rimanere in disparte.

 

Proprio in virtù di tali considerazioni le stesse forze politiche ritengono ultronea la convocazione del Consiglio Comunale di Brindisi, che avrebbe l’unico effetto di trasformare il massimo consesso cittadino in un luogo nel quale replicare – peraltro fuori tempo massimo – le passerelle intrise di toni populistici già abbondantemente sviluppati nella campagna elettorale appena conclusa.

 

Forza Italia
Partito Repubblicano Italiano
Fratelli d’Italia
Casa dei Moderati
Lista Marchionna Sindaco
Lega

No Comments