Questa mattina, presso la sala Marino Guadalupi, il Sindaco Marchionna, insieme all’Assessore Saponaro e alla Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Attività Produttive, ha incontrato il comitato di coordinamento di Versalis accogliendo la richiesta dei rappresentanti RSU/RSA delle aziende indotto petrolchimico.
La riunione è stata un’occasione di confronto pacifico e proficuo per ascoltare le necessità dei lavoratori e le loro preoccupazioni riguardo alle decisioni di Versalis.
Il Sindaco ha ribadito il pieno sostegno dell’Amministrazione, annunciando di aver già avviato interlocuzioni con il Ministro e i vertici di Eni per ottenere aggiornamenti sulla situazione.
All’incontro, Gianluca Volpe, segretario territoriale della Fim Cisl, ha consegnato un documento riassuntivo per sensibilizzare l’amministrazione comunale riguardo alle sfide che il settore sta affrontando, soprattutto in seguito al programma di riconversione in atto presso Eni Versalis.
Nella lettera, i sindacalisti hanno evidenziato come la transizione ecologica possa avere un impatto significativo sugli appalti, considerati l’anello debole della catena lavorativa nel nostro paese. Con la chiusura del cracking annunciata da Versalis, si prevede un calo delle attività legate agli appalti, con il rischio concreto che a pagare il prezzo più alto siano i lavoratori.
La Fim Cisl ha sottolineato che non è intenzione dell’organizzazione contestare i piani di Eni Versalis, ma piuttosto tutelare i diritti dei lavoratori e garantire loro un futuro dignitoso. Pertanto, è stato richiesto al sindaco di farsi portavoce presso le istituzioni politiche affinché venga istituito un ammortizzatore sociale per il 2025/2026, simile a quello già creato per la vertenza ex Ilva, per supportare i lavoratori delle imprese che altrimenti non avrebbero alcuna protezione economica.
Inoltre, è stato evidenziato l’importante tema delle politiche attive e della formazione a livello regionale. La Fim Cisl ha chiesto la realizzazione di una raccolta sistematica del fabbisogno formativo, per garantire che i lavoratori possano acquisire le competenze necessarie in un contesto in rapida evoluzione. L’upskilling e il reskilling devono diventare priorità concrete, mirate alle esigenze future di Eni Versalis e del mondo degli appalti.
«Siamo qui a sostegno delle nostre RSU, ribadendo che non intendiamo ostacolare la transizione ecologica, ma vogliamo assicurarci che sia governata in modo da non lasciare indietro nessuno. Abbiamo consegnato al sindaco un documento di sintesi affinché – ha dichiarato Gianluca Volpe, segretario territoriale di Brindisi della Fim Cisl – possa rappresentare le nostre istanze al governo, chiedendo la creazione di uno strumento di supporto ai lavoratori e un protocollo regionale per la formazione sulle nuove attività».
La Fim Cisl rimarrà attivamente impegnata nella tutela dei diritti dei lavoratori, convinta che solo attraverso un lavoro sinergico tra parti sociali, enti locali e istituzioni si possa garantire un futuro stabile e dignitoso per tutti.
Durante l’incontro, la FAILM ha ringraziato l’amministrazione comunale per la tempestiva convocazione e ha ribadito con fermezza quanto già sottolineato nei giorni scorsi davanti al Prefetto di Brindisi: i lavoratori dell’indotto del petrolchimico non possono essere considerati di serie B rispetto ai diretti di ENI e devono ricevere la stessa attenzione e tutela.
Abbiamo quindi sollecitato l’amministrazione comunale a istituire un tavolo di monitoraggio – come già richiesto in prefettura – per affrontare i punti fondamentali della vertenza e individuare soluzioni concrete per il futuro della cantieristica brindisina.
A seguito dell’incontro, il Sindaco Dott. Marchionna si è recato a Roma per una serie di incontri con alcuni ministeri e con i dirigenti ENI, al fine di portare all’attenzione delle istituzioni nazionali le gravi criticità occupazionali della città. Il primo cittadino ha garantito il massimo impegno per evitare ulteriori penalizzazioni ai lavoratori coinvolti nella vertenza, confermando il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali nella ricerca di soluzioni efficaci e durature.
Le nostre richieste rimangono chiare e imprescindibili:
1. Garanzie occupazionali – Chiarezza sui numeri effettivi di aziende e lavoratori impiegati, con proposte concrete di ricollocazione o riqualificazione per chi rischia di perdere il lavoro.
2. Tutele sociali ed economiche – Un impegno concreto da parte di ENI per supportare i lavoratori indiretti, anche attraverso strumenti di ammortizzatori sociali durante la fase di transizione.
3. Valorizzazione delle competenze – Riconoscimento delle professionalità acquisite dai lavoratori e loro inclusione nei piani di riconversione industriale.
4. Trasparenza sui piani futuri – Condivisione chiara e dettagliata delle prospettive industriali e delle conseguenze occupazionali delle dismissioni in corso.
5. Istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente – Un meccanismo per seguire costantemente l’evoluzione della situazione e garantire la tutela dei lavoratori nel tempo.
Come FAILM, siamo pienamente consapevoli della delicatezza della situazione e restiamo in attesa degli sviluppi, dopo la valutazione del Prefetto e l’incontro odierno a Roma del Sindaco Dott. Marchionna.
Le nostre RSU rimangono vigili e attente per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori dell’indotto ENI di Brindisi.
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