August 5, 2025

“La questione acquedotto va affrontata senza mezzi termini: l’acqua è un bene primario e come tale la sua gestione e la sua distribuzione sono e devono restare pubbliche” ha detto Giovanni Epifani (Pd).

Ha spiegato Epifani: “Sull’argomento non si possono prendere in considerazione alternative perché il diritto all’acqua pubblica è un diritto non negoziabile. Su tutte le argomentazioni possibili che mi spingono a sostenere con forza questa tesi, una prevale su tutte per le sue conseguenze sociali: avere una rete pubblica è l’unico modo con cui i cittadini possono usufruire di lavori di ripristino e di ammodernamento alla rete senza che questo abbia delle ricadute sul costo finale del consumatore.

Qualora invece la gestione passasse in mano ai privati, ogni intervento finalizzato alla ristrutturazione o al miglioramento delle infrastrutture si tradurrebbe inevitabilmente in una lievitazione del prezzo dell’acqua, in base alla regola base dell’economia privata secondo cui ogni aumento dei costi sostenuti va ammortizzato.

Questo nulla toglie al fatto che l’acquedotto e tutte le sue infrastrutture necessitino di interventi che incrementino l’efficienza e la qualità del servizio fornito, ma tutto ciò sempre nell’ambito della gestione pubblica di un bene, non solo importante, ma vitale”.

 

COMUNICATO STAMPA GIOVANNI EPIFANI – CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO

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