Manca ancora la conferma ufficiale ma appare certo che Massimo Ferrarese e la sua creatura “Noi Centro” possano confluire nel “Nuovo Centrodestra” di Alfano.
Secondo alcune indiscrezioni, Alfano e Ferrarese si sono incontrati ieri a Roma ed avrebbero sancito l’accordo per cui Massimo Ferrarese diventa referente del NCD nell’area ionico-salentina.
Per Ferrarese è un ritorno nella collocazione in cui orbitava quando era presidente di Confindustria, prima di candidarsi a Presidente della Provincia.
Adesso, in diversi centri della provincia i partiti che fanno riferimento a Ferrarese (UdC e Noi Centro) governano assieme al centrosinistra.
A questo punto appare prevedibile che, in terra di Brindisi, vi sia una forte migrazione dal partito di Casini a quello di Alfano, sempre che prima UDC e NCD non confluiscano in un unico soggetto nazionale.
Intanto il passaggio di Ferrarese armi e bagagli nella coalizione di centrodestra, ha allarmato i neonati circoli di Forza Italia.
In un comunicato stampa inviato nel pomeriggio, il francavillese Christian Gemma, dei “Nuovi Circoli di Forza Italia 2.0” commenta così la novità politica:
Leggiamo sulla stampa locale di un nuovo amore (politico) del dimissionario Presidente della Provincia Massimo Ferrarese. Ci rincresce purtroppo dover dire che è proprio vero che al peggio non c’è mai fine!
Nel 2009 Ferrarese riuscì a convincere i brindisini, non tutti per fortuna, che la Sua adesione a Forza Italia era stata un errore: e venne eletto presidente della provincia con PD e SEL inaugurando il c.d. “laboratorio”.
Strada facendo aderì all’UDC, ma a quella parte che predilige le alleanze con la sinistra.
Oggi, dopo aver detto peste e corna del centrodestra è bastato chiamarlo “nuovo” per folgorare Massimo sulla via di Damasco.
Se il Suo impegno in politica deve essere come quello profuso da Presidente della Provincia di Brindisi diciamo subito che non abbiamo bisogno di questi personaggi in cerca d’autore, lieti ora più che mai che abbia considerato un errore il Suo trascorso in Forza Italia.
Il resto lo diranno gli elettori alle prossime scadenze, quando anche Alfano, scoprirà di aver reclutato nelle Sue fila un bidone politico.
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