April 30, 2025

Nelle prime ore del mattino il N.A.S. dei Carabinieri di Taranto ha eseguito un’ordinanza con cui il G.LP, del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, ha disposto l’applicazione di 10 misure cautelari personali e 65 perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di atleti professionisti, semiprofessionisti e dilettanti del mondo del body building.

Per l’esecuzione dell’operazione, che ha interessato diverse Provincie della Penisola, sono stati impiegati circa 350 Carabinieri dei Nas dell’Italia Meridionale e Centrale e dei Comandi Provinciali dell’Arma di Brindisi, Bari, Taranto, Lecce, Roma, Napoli, Palermo, Catania, Messina, Parma, Reggio Emilia e Ascoli Piceno.

 

In questo ambito, è stata individuata un’organizzazione criminale dedita all’esercizio abusivo delle professioni sanitarie di medico, farmacista e dietista, nonché all’importazione e commercializzazione illecite di specialità medicinali e sostanze ad effetto dopante, derivanti sia da importazioni clandestine e, verosimilmente, da furti presso depositi farmaceutici di distribuzione, corrieri di trasporto medicinali, falsificazioni di ricette mediche.

In particolare è emerso tra i body builders — atleti che mirano alla crescita della massa muscolare — l’uso massivo di sostanze vietate (anabolizzanti) o di farmaci in commercio per la cura di gravi patologie, ma utilizzati in questo caso per ottenere l’accrescimento della massa muscolare.

 

L’organizzazione criminale, risulta articolata su due fihiere di distribuzione, in grado di rifornire il mercato al dettaglio, costituito da soggetti dediti alle attività sportive di culturismo, professionisti, semi professionisti e dilettanti, rispettivamente strutturate su almeno tre livelli che si relazionano a compartimenti “stagni”, ma in grado di interfacciarsi all’ occorrenza, come segue:

a. il primo livello di reperimento dei medicinali e sostanze ad effetto dopante;

b. il secondo livello di gestione;

c. il terzo livello di distribuzione.

 

La rilevanza del fenomeno può definirsi allarmante se si considerano congiuntamente tre fattori: un giro di farmaci procurati da una rete collaudata; il ricorso a canali illeciti, l’estrema pericolosità dei prodotti.

 

LA PERICOLOSITA’ SANITARIA DELLE SOSTANZE TRATTATE.

In relazione ai farmaci ed alle sostanze rinvenute in occasione dei sequestri operati, in merito alla pericolosità dei prodotti anabolizzanti utilizzati dai suddetti personaggi nel circuito delle palestre, quindi verosimilmente anche a ragazzi minorenni, si evidenziano gli effetti collaterali provocati dagli stessi, che possono essere molto gravi, in special modo se si abusa nella somministrazione dei prodotti, senza nessuna necessita terapeutica e senza alcun controllo medico.

Generalmente gli inconvenienti sono temporanei, ma possono diventare potenzialmente pericolosi sino alla morte, in particolare: l’acne, la ginecomastia, la ritenzione, le malattie cardiovascolari, patologie tumorali, l’ipertrofia prostatica, l’ipertrofia cardiaca, l’impotenza, l’ittero, gli strappi muscolari, l’alopecia prematura, ecc.

 

LE PERSONE INDAGATE

Sono indagate 74 persone. Dieci sono state quelle attinte dalla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

 

I 10 ARRESTATI

Gennaro Botrugno, 41 anni di Faggiano (Ta);  Antonio Brescia, 41 anni, di Manduria; Giuliano Bufano, 41 anni, di Mesagne; Giosuè Caracciolo, 35 anni, di Taranto; Valter Cascarano, 46 anni, di Manduria; Maurizio D’Errico, 46 anni, di Mesagne; Paolo De Vizzi, 40 anni, di Manduria; Antonio Marangi,  38 anni, di Pulsano (Ta); Giorgio Montinaro, 47 anni, di San Vito dei Normanni; Salvatore Pulli, 47 anni, di Veglie.

 

I FATTI CONTESTATI

Sono stati contestati i reati di associazione per delinquere, commercio di farmaci o sostanze farmacologiche o biologicamente ad effetto anabolizzanti, falso in atti.

I Carabinieri del NAS nel corso delle indagini hanno eseguito diversi sequestri di sostanze ad uso dopante inseriti nella lista delle sostanze proibite del codice mondiale antidoping, tra i quali il nandrolone che è inserito con Decreto Ministeriale 11.06.20 10 fra le sostanze stupefacenti e psicotrope di cui alla tabella II A.

 

 

LA QUALIFICAZIONE GIURIDICA DEI FATTI

Sono stati contestati i seguenti reati:

– associazione per delinquere;

– commercio di farmaci o sostanze farmacologicamente o biologicamente ad effetto anabolizzante;

– falsità materiale in atti pubblici;

tutti ai danni del servizio sanitario nazionale

 

LE INDAGINI

Sono state svolte dai Carabinieri del NAS di Taranto, sono stati utilizzati vari strumenti investigativi:

-) sequestri di farmaci ad uso dopante

-) acquisizione ed esame di documentazione relativa a ricette mediche;

-) servizi di osservazione, controllo e pedinamento, con rilievi fotografici degli incontri più significativi fra le persone di interesse investigativo;

-) esame di persona informate sui fatti

 

 

FONTE: COMUNICATO STAMPA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BRINDISI

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