May 1, 2025

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni hanno nuovamente arrestato Daniele Sgura, 29 anni, condannato a sei anni per possesso di armi, rapina, tentata estorsione, ricettazione, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti.

Sgura è responsabile di reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dal giudice durante l’espiazione della pena in regime alternativo a quello carcerario.
Infatti, l’uomo, dopo aver scontato in carcere parte della pena, è stato ammesso all’Affidamento in prova ai servizi sociali, un periodo che prevedeva che l’obbligo di tenere una condotta irreprensibile tendente al recupero psico-fisico ed alla disintossicazione.
I poliziotti ostunesi hanno appurato, invece, che Sgura non si è sottoposto con la regolare cadenza bisettimanale ai controlli presso il locale Sert e, per di più, in una occasione era anche risultato positivo all’assunzione di cocaina. Inoltre, contrariamente a quanto imposto dall’Affidamento in Prova ai servizi sociali, l’uomo frequentava regolarmente bar e sale scommesse e si associava a soggetti locali con precedenti penali in materia di droga nonché di reati contro la persona ed il patrimonio quali rapine, risse ed altro.

 

Gli esiti degli accertamenti compiuti sono stati fatti confluire in una dettagliata nota inoltrata dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato all’Autorità giudiziaria leccese che, a conclusione delle motivazioni poste alla base del provvedimento con cui si disponeva la traduzione dello SGURA in galera, affermava che “lo stile di vita condotto e l’ingiustificata assenza dal Sert, dopo essere stato trovato in una circostanza positivo alla cocaina, denotano l’assoluta incapacità e mancanza di volontà dello SGURA di affrontare qualsivoglia percorso di recupero per tossicodipendenti trattandosi di soggetto che ha dimostrato di essere assolutamente impermeabile ad ogni tentativo di recupero e al rispetto di un tenore di vita improntato al rispetto delle regole”.

 

Pertanto, preso atto del fallimento della “prova” rieducativa, il Tribunale di Lecce ha disposto la revoca del beneficio e la nuova restrizione presso la Casa circondariale di Brindisi.

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