Coinvolge anche la provincia di Brindisi la grande truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno nel settore dei prodotti informatici, dei toner e delle cartucce per stampanti
Si tratta di una delle più grandi operazioni mai condotto nel settore. Sotto la lente dei baschi verdi sono finite 78 aziende in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Denunciate 81 persone e, nei confronti di alcune di esse, è stata avanzata l’accusa di riciclaggio.
Mezzo miliardo di euro l’importo delle fatture false anche da società cartiere.
Rapporti fiscali con aziende di mezza Europa (Germania, Olanda, Romania, Estonia, Danimarca, Austria, Regno Unito, Ungheria, Cipro, Svizzera, Lussemburgo e Slovenia).
L’evasione è da grandi numeri: 662 milioni di euro rinvenienti da 396 milioni di euro di ricavi, 109 milioni di euro dovuti per l’Irap, 8,5 milioni di euro di costi indebitamente detratti, 1,5 milioni di euro di ritenute non operate o non versate in aggiunta alle correlate violazioni all’Iva per 147 milioni di euro
L’operazione denominata “Fast Print“ è partita dal sequestro di accessori per l’informatica contraffatti. In provincia di Brindisi è stato denunciato C.G., rappresentante legale di una ditta che commercia prodotti informatici.
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