Bisceglie: Licastro, Lacriola, Esposito, Abbinante (64′ Khalil), Anaclerio, Lanzolla, Guadalupi, Lanzillotta, Lacarra (88′ Patierno), Zotti, (76′ Pongo) Logrieco. A disp.: Vicino, Gambuzza, Viscuso, Serafino, Marolla, Gallaccio.
Brindisi: Pizzolato, Ivone, Raho, Danucci, Ferrara, Terraciano, Loiodice (56′ Molinari), Pollidori, Pastore (55′ Croce), Ancora, De Vivo (67′ Varsi). A disp.: Cattafesta, Zinetti, Pellegrino, Ciano, Romito, Bruzzese.
Arbitro: Cudini di Fermo assistito da Teodori e Lanese di Fermo
Rete: 8′ Lacarra, 59′ Zotti (rig), 90′ Patierno
Ammoniti: 49′ Pastore, 59′ Pizzolato, 72′ Zotti, 76′ Pollidori
Alla vigilia la trasferta del Brindisi sul campo della vice capolista Bisceglie era considerata decisiva. Era unanime la consapevolezza che i biancazzurri si giocavano non solo i tre punti in palio ma una importante fetta delle ambizioni di questo campionato.
Con dodici punti di distanza dalla vetta della classifica, i biancazzurri non potevano permettersi ulteriori passi falsi anche perché, oltre che dall’Andria, anche la distanza dal Bisceglie sarebbe diventata difficile da colmare.
Con queste premesse, la sconfitta odierna, subita con il secco risultato di 3-0, getta una pietra pesante, quasi tombale, sulle aspirazioni di Molinari e compagni.
Se una cosa è chiara è che il Brindisi non è all’altezza delle altre compagini allestite per questa “nuova” quarta serie. Parla chiaro il 3-0 di Bisceglie. Parla chiaro la superiorità schiacciante dei padroni di casa nel primo tempo. Parla chiaro il fatto che gli ospiti, pur impegnandosi molto nel secondo tempo, non sono riusciti a far gol agli avversari.
Probabilmente qualcuno continuerà a coltivare la cultura degli alibi. Qualcun altro parlerà di sfortuna o calcherà la mano su errori arbitrali o personali, addossando responsabilità a singoli. Ma serve a poco, né è corretto nei confronti di chi ha sempre fatto il proprio dovere e dato il 100%.
Invece, è giunta l’ora di fermarsi e di riflettere. E’ ora di guardare ai risultati e, soprattutto, alle prospettive. E’ ora di privilegiare il confronto alla voglia di avere ragione su tutto e tutti, nel tentativo di salvare ciò che (o chi) non appare più salvabile.
E se fino ad oggi, parte di Brindisi aveva dato fiducia a chi aveva promesso sogni di gloria, oggi è il periodo della disillusione e di tirare le somme.
Flora ed i suoi collaboratori hanno l’obbligo di assumere le decisioni del caso. Senza perdere altro tempo e con la chiarezza che contraddistingue persone di calcio e uomini di parola.
Perché tirare a campare, trovando settimanalmente degli alibi fino al probabile fallimento, sarebbe imperdonabile per questa società e per chi la sostiene a spron battuto.
La gara:
A Bisceglie vi sono circa 1000 spettatori con 100 ospiti provenienti dal Brindisi.
Avvio difficile per il Brindisi che subisce la determinazione e la voglia di vincere della seconda della classe. Guidato dagli ex Guadalupi e Zotti, il Bisceglie si insedia nella metà campo brindisina con gli ospiti arroccati a difesa del fortino.
Alla prima reale occasione da rete, i nerazzurri passano in vantaggio con uno splendido gol di Lacarra, la cui spettacolare sforbiciata sorprende l’incolpevole Pizzolato.
La reazione del Brindisi sta tutta in un tiro a lato di Terraciano ma sono i padroni di casa, sulle ali dell’entusiasmo, ad andare più vicini alla rete: al 17′ Zotti supera due avversari in piena area di rigore e tira a colpo quasi sicuro trovando la provvidenziale respinta di Pizzolato; due minuti più tardi è Logrieco a cercare il gol spettacolare ma il suo tiro a girare termina di poco a lato con Pizzolato che non avrebbe potuto fare nulla per evitare il raddoppio.
Il Brindisi fa quel che può davanti ad una compagine che appare più quadrata e tecnica. E così non resta che affidarsi alla tenacia, all’agonismo ed alla disciplina tattica.
Il Bisceglie continua a dominare l’incontro e ci prova ancora al 25′ con Lacarra ed al 27′ con Logrieco, ma in entrambi i casi Pizzolato non ha problemi ad intervenire. E’ un netto dominio di padroni di casa. Il Bisceglie va vicino al raddoppio al 30′ con Esposito ed al 33′ con Zotti ma i loro tiri terminano a lato.
Il Brindisi subisce l’intraprendenza degli avversari e si affida alle ripartenze di De Vivo e Loiodice ed alla capacità di Pastore di tenere alta la squadra. Negli ultimi minuti del periodo, quando i padroni di casa risentono fisicamente dello sforzo prodotto nella prima mezzora, i biancazzurri si fanno vedere dalle parti di Licastro. Al 36′, su azione di calcio d’angolo, Pollidori ha una buona occasione ma non inquadra la porta. Al 40′ è Ancora a tentare un pallonetto che scavalca Licastro ma Lanzolla recupera e spazza.
Al rientro in campo il Brindisi appare determinato a raddrizzare l’incontro e nei primi minuti sono i biancazzurri a detenere il pallino del gioco. Il risultato, però, non cambia e Castellucci inserisce Molinari e Croce nel chiaro tentativo di aumentare la trazione offensiva.
La mossa – che in altre partite era risultata vincente – non ha fortuna. Un Brindisi più sbilanciato in avanti porta gli esperti avversari ad avere maggiore spazio di manovra a centrocampo ed il Bisceglie non si lascia sfuggire l’occasione di riprendere in mano l’incontro. Al 57′ Lanzillotta tira fuori ma al 59′ il Brindisi compie la frittata: errore in disimpegno di Pizzolato che non può far altro che atterrare il nuovo entrato Khalil. Calcio di rigore ineccepibile che il puntuale Zotti trasforma nel 2-0.
I biancazzurri non hanno più niente da perdere e tentano il tutto per tutto buttandosi in avanti. Molinari si da un gran da fare ed è pericoloso in un paio di occasioni ma il Brindisi presta il fianco alle ripartenze avversaria. Zotti e Lacarra hanno la palla per chiudere l’incontro ma per fortuna del Brindisi non la sfruttano.
Sull’altro versante c’è tanto orgoglio ma pochissima precisione ed il Brindisi sbatte contro un Bisceglie che, non solo non prende gol, ma – addirittura – triplica le marcature. Accade al 90′ con Patierno, appena entrato al posto di Lacarra.
E’ il 3-0 che spegne i sogni di gloria. Probabilmente in modo definitivo.
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