May 2, 2025

Area Popolare/Ncd si esprime negativamente sulla nuova giunta Carluccio.

Lo fa con due interventi a firma del vicecoordinatore Mimmo De Michele e del consigliere comunale Rino Pierri.

Scrive De Michele (Vice Coordinatore Provinciale Brindisi NCD-Area Popolare): “Alla luce di quanto accaduto nel corso della consiliatura, ed in particolare nell’ultimo mese, dal rimpasto in Giunta alla fuga di diversi consiglieri dalla maggioranza, credo che l’Amministrazione sia inesorabilmente al capolinea. Siamo al culmine di vicende grottesche.

Non è ben chiaro se la Carluccio abbia in mente di entrare nel guinness dei primati per il maggior numero di rimpasti di giunta in poco più di sei mesi dal suo insediamento. Quel che è certo, e sconcertante, è che ci troviamo di fronte all’ennesimo atto farsesco di una coalizione che annaspa alla ricerca di una maggioranza che non c’è più.

I continui rimpasti non favoriscono la stabilità di governo e privano i cittadini di punti di riferimento autorevoli e competenti.

Si continuano a sostituire o confermare assessori in totale assenza di progettualità e di una visione di sviluppo per il capoluogo. Il nuovo rimpasto in Giunta è espressione gattopardesca di un sindaco troppo attento alle poltrone, ai video e alle foto, e troppo assente sulle questioni riguardanti la città. Invece di pensare a come far tornare i conti all’interno della sua maggioranza, la Carluccio facesse un giro per le strade e i quartieri di Brindisi, dove potrà riscontare uno stato di degrado e di abbandono totale.

Sono mesi che ormai il sindaco ha gettato la spugna sui problemi relativi ai brindisini: parchi degradati, rifiuti puntualmente fuori dai cassonetti, manutenzione in balia di se stessa, strade sporche ed erba alta dappertutto, improvvisazione nella gestione delle partecipate, mensa scolastica e preannunciato aumento delle tasse. Non è demagogia, ma è la realtà! Un vero e proprio disastro per i brindisini, naturali destinatari di una politica fallimentare e priva di capacità risolutiva. Ecco perché se la Carluccio non ha più i numeri per governare, ammetta la propria débâcle e per il bene di Brindisi torni a casa; se non ha più la capacità e l’autorevolezza per portare avanti la sua funzione, la sua alta responsabilità politica, si dimetta! Brindisi è alla deriva, in balia dell’incertezza e della precarietà; le dimissioni sarebbero, inevitabilmente, un grande gesto di umiltà e responsabilità, non verso l’opposizione, ma verso la nostra amata città”.

 

 

Teodoro Pierri Consigliere comunale (Area Popolare) scrive: “Speravamo o, meglio, ci eravamo illusi in un passo in avanti…. invece, ne avete fatti due indietro.

Per l’ennesima volta il sindaco Angela Carluccio ha deluso quanti si aspettavano una svolta concreta per la nostra città, con la nomina di una giunta che spazzasse via quanto di più sventurato commesso dal vecchio esecutivo. Ma tant’è:

il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Una giunta identica a quella passata, partorita dopo venti giorni di agonia amministrativa che vede il ridimensionamento delle deleghe di una delle poche figure di spessore presenti in essa. Non solo. Assistiamo anche alla nomina della ‘new entry’ Maria Romanelli, alla quale viene affidata una delega marginale come quella al Personale e l’accentramento di deleghe scottanti come Bilancio ed Ambiente e Rifiuti in capo al sindaco.

Unico silurato? L’ex assessore al bilancio Del Grosso, reo di aver semplicemente detto la verità sugli imminenti aumenti di Tari e tickets sportivi, divenuto quindi il solo capro espiatorio dell’intera vicenda. E che dire delle gravissime affermazioni da lei stessa espresse, sindaco Carluccio, ieri, in conferenza stampa, quando ha detto che non ha potuto riassegnare la delega al Bilancio perché in città non ci sarebbero persone all’altezza di quel ruolo? Un’offesa gravissima alla categoria dei consulenti del lavoro e dei commercialisti, ai quali sento io di dover chiedere scusa, considerato che ci sono persone, fiori di professionisti brindisini, che hanno rivestito ruoli importantissimi anche in Amministrazioni pubbliche.

A tutto questo vanno poi aggiunte le incommentabili nomine politiche dei rappresentanti legali delle partecipate Multiservizi e Farmacie Comunali, passate attraverso il ridicolo espediente delle audizioni pubbliche.

Caro sindaco, l’auspicio che l’azzeramento della giunta avrebbe rappresentato una rottura col passato e un deciso passo in avanti per il bene della città è stato fortemente disatteso ed i cittadini sono ormai avviliti ed imbarazzati di fronte a tanta inadeguatezza.

Rimane a questo punto una sola cosa da fare…. l’unico passo indietro che abbia davvero un senso: presentare le dimissioni come atto d’amore nei confronti della città.

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