… fermo attaccato al corrimano delle scale di piazza mercato di fronte alle poste …
A. con me ad aspettare e Fuffy fra noi due ad annusare …
è un cane ma sembra l’unico essere vivente che abbia qualche voglia …
io e il mio amico A. stiamo solamente lasciando scivolare il tempo … ci ritireremo alle rispettive case fra poco … cena , un po’ di tv e a letto perchè domani c’è da alzarsi presto … abbiamo ancora una volta sperimentando cosa significhi non aver voglia di fare nulla perchè nulla si vuol fare e nulla c’è da fare …
è qualcosa che si avvicina all’avvilimento …
forse ha a che fare con l’età …
o con la città …
o con i guai e i dolori …
o con la gente sempre uguale che incontri …
o con qualcos’altro che in questa serata è meglio non approfondire …
passa I. , è con una sua parente …
mi saluta …
I. è sempre dolce e affettuosa …
è positiva qualunque problema abbia e in qualunque situazione sia …
è sempre di corsa, frenetica, carica …
incontrarla non può che far bene …
questa volta non può baciarmi a causa del suo brutto raffreddore … ci scherziamo su …
sintomo di vecchiaia, effetto delle sigarette, frutto di stagione …
mi dà gli auguri e mi sprona a scrivere qualcosa per domani (oggi) … le dico che sono contento che legga le mie cazzate …
dice di no, non lo sono , sono inveceeee …
non sa come definirle …
insisto che lo sono …
ci riprova …
ma no, che dici? non sono cazzate, anzi sonoooo …
certe volteeee …
ma le parole ancora non escono …
non ce l’ha a portata di mano …
la capisco …
spero voglia dirmi qualcosa di carino …
va bene lo stesso …
basta l’intenzione …
cara I., visto che mi leggi, grazie per gli auguri, ciao, a presto …
A.Serni
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