Nel suo discorso durante la cerimonia di intitolazione delle strade, il Parroco, Don Vincenzo Martella, ha evidenziato l’augurio che la nostra città possa pregiarsi di nomi illustri, di figure carismatiche che sappiano allontanare il popolo della mediocrità e condurlo a più grandi speranze. E’ proprio questo uno dei tanti motivi che ha indotto la Giunta Comunale ad accogliere con favore la richiesta formulata dalla Comunità Parrocchiale di intitolare le vie che costeggiano la Chiesa dei Santi Angeli Custodi a Don Vincenzo Marzo ed all’Architetto Giuseppe Zanter.
E’ ancora vivo il ricorso dell’incontro svoltosi nel periodo elettorale del 2018 quando tutti i gruppi politici erano concordi nel ritenere che le comunità religiose avevano sopperito a tante lacune del territorio, divenendo un punto di riferimento per famiglie e ragazzi che nel tempo hanno condiviso le attività svolte nelle parrocchie , nel teatro, nelle strutture sportive create nel tempo dai parroci. Non solo religione, ma anche cultura, tradizione, aggregazione, solidarietà. Tutti hanno individuato in figure uniche, come Don Vincenzo Marzo o Don Pietro Cocciolo, gli autori non solo di un percorso religioso, ma di una visione che ha consentito di creare luoghi di aggregazione attraverso i quali sarebbe stato possibile migliorare lo spirito di comunità. Non ci si può ricordare di tali momenti in campagna elettorale per poi mortificare quella parte di comunità che cerca di lasciare una traccia che rappresenti memoria storica locale del contributo dato alla crescita del territorio, che ha arricchito ciò che il parroco definisce il “cuore della gente”.
Spiace che i consiglieri di opposizione Mariano, Cursi, Nobile e Solazzo abbiano perso una occasione per vivere questo momento di comunità sottoscrivendo un comunicato che ha solo ottenuto il risultato di evidenziare la loro pochezza con riferimento al ruolo svolto da consiglieri comunali. La norma non coinvolge il consiglio comunale per la modifica della toponomastica, ed è paradossale che, sino alla ricezione dell’invito da parte del Parroco, i consiglieri comunali non si siano interessati al problema. Il procedimento ha preso avvio il 19.9.2018 con la delibera nr.50 rispetto alla quale sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati, ivi compresa la Prefettura per quanto di sua competenza. Da settembre 2018 sino al comunicato stampa di ieri, per un anno circa, l’opposizione ha avuto a disposizione tutti gli strumenti posti a disposizione dalla norma per manifestare il proprio dissenso, per proporre la denominazione di altre vie od una differente modalità di esaltazione di figure così illustri e meritevoli. Vi è stato il silenzio più assoluto, l’incapacità politica di formulare una proposta, la solita ignavia di chi si preoccupa solo di raccogliere qualche piccolo focolaio di mediocrità ed alimentarlo (si è esaltata la parte peggiore del popolo social) cavalcando possibili disagi nella sepranza di raccogliere consenso politico. Per Noi la politica è altro, è consentire ad una comunità di “pregiarsi di nomi illustri, di figure carismatiche che sappiano allontanare il popolo della mediocrità e condurlo a più grandi speranze”, di cambiare modello rispetto a quello mediocre che ha trascinato il nostro Paese a pensare che anonime fontane monumentali possano caratterizzarlo meglio della croce della “Crucicchia” o dei nomi di chi (come la famiglia Melli, Don Pietro Cocciolo, Don Vincenzo Marzo, ed altre famiglie ancora) ha realizzato opere e strutture nelle quali le idee e la visione del tempo sono, con attualità e concretezza, applicate dai tanti che ogni giorno anche nel silenzio agiscono ed operano con l’obiettivo non di ricevere consensi ma di elevare il livello culturale e sociale del nostro territorio. Anche a loro esprimo un sincero grazie!
Avv. Pasquale Rizzo
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