November 12, 2024

Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale: ‘L’Incubatore sarà rivolto ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove, non necessariamente riferite all’aerospazio, ma che usano tecnologie spaziali. Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea”

Si sono concluse con il taglio del nastro e l’inaugurazione della nuova sede, nella Cittadella della Ricerca di Brindisi, le iniziative organizzate dal Distretto tecnologico aerospaziale per dare il via alle attività dell’Esa-Bic (Business Incubation Centre), unico nel Mezzogiorno, che sarà gestito dal Dta ed è parte della rete europea che conta 29 Esa Bic e 96 sedi fisiche. Esa Bic Brindisi supporterà startup e imprenditori per lo sviluppo di prodotti, applicazioni e soluzioni utilizzando sistemi spaziali quali la navigazione satellitare, l’osservazione della Terra o la comunicazione satellitare. Per discutere delle prospettive dell’Incubatore di impresa insieme al presidente del Dta, Giuseppe Acierno, si sono ritrovati tra gli altri presso la Cittadella i vertici dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dell’Agenzia spaziale europea (Esa) (il presidente Asi, Teodoro Valente, è intervenuto con un video messaggio), gli amministratori delegati di Planetek Italia, Giovanni Sylos Labini, e di Sitael, Chiara Pertosa, i rettori della Università e del Politecnico di Bari, Stefano Bronzini e Francesco Cupertino, e di UniSalento, Fabio Pollice. I rettori hanno partecipato a una tavola rotonda coordinata da Michele De Feudis, sul tema “Scienza e tecnologia: della conoscenza alla saggezza”. Ha partecipato attraverso un collegamento on line il presidente emerito della Camera, Luciano Violante, ora presidente della Fondazione Leonardo. I saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e dalla direttora del Dipartimento di Internazionalizzazione della Regione Puglia, Anna Elisa Berlingerio. Entrambi hanno sottolineato il lavoro svolto dal Dta per costruire un ecosistema capace di competete a livello nazionale e internazionale.

Il presidente del Dta, Giuseppe Acierno ha spiegato che  “questa iniziativa porterà valore non solo finanziario ed economico per le startup che saranno sostenute, ma anche servizi specialistici, nell’auspicio che ciò contribuisca ad aumentare la base dell’imprese che operano nell’aerospazio in Puglia”. Quello di Brindisi è il quinto centro d’incubazione per le nuove imprese, l’unico nel Mezzogiorno. “La Puglia è una grande realtà nel settore aerospaziale ma per certo”, ha aggiunto Acierno, “ha bisogno di vedere un ulteriore sviluppo del suo sistema d’imprese, quantitativo ancor più che qualitativo, visto che qui c’è tanta eccellenza”. ‘Esa Bic’, anche a Brindisi, sarà rivolta “ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Nella nostra vita noi utilizziamo tantissime app. Le app funzionano grazie ai dati e alle immagini che arrivano dallo spazio. Poi le app si usano in tanti modi: comunicazione, acquisiti, per indicazioni stradali. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove, non necessariamente riferite all’aerospazio, ma che usano tecnologie spaziali”. “Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea”, ha concluso.

Il presidente dell’Asi, Teodoro Valente, ha sottolineato che “La nascita degli ‘Esa Bic’ rientra nella strategia dell’Agenzia spaziale italiana e mira a fare dell’Italia un hub innovativo per l’imprenditorialità spaziale e si declina in una serie di strumenti che l’Asi progetta e realizza per sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e modelli di business”.

Con riferimento al programma che sarà avviato a Brindisi, Valente ha sottolineato che “la compagine che ha proposto il progetto selezionato si è dimostrata vincente, mettendo in evidenza quanto il successo possa trarre beneficio da sinergie pubblico-privato e con importanti competenze scientifiche di trasferimento tecnologico a supporto”. Durante il suo intervento Augusto Cramarossa, responsabile dell’area strategica dell’Agenzia spaziale italiana, ha aggiunto che l’iniziativa dell’Asi “non si ferma solo al percorso di supporto all’incubazione: Abbiamo anche firmato un accordo con l’Agenzia spaziale francese ed un’ università tedesca per supportare pmi e startup nella fase di crescita. E’ un processo di accelerazione che viene successivamente alla pare d’incubazione. “L’Asi, così sta cercando di coprire le varie fasi del processo delle startup: nascita, crescita e consolidamento”.

Luca del Monte, direttore dipartimento commercializzazione dell’Agenzia spaziale europea, ha spiegato che £Esa Bic rappresenta una enorme sorgente di opportunità per gli investitori, soprattutto i capitali privati che guardano a queste aziende come potenziale di crescita economica per il futuro. Da oggi Brindisi comincerà a far parte di una grande famiglia, estesa su tutto il territorio europeo, che annovera 29 Esa e 96 luoghi fisici di incubazione di business”. Esa Bic”, ha detto ancora è il più importante centro d’incubazione che c’è in Europa e rappresenta 1.600 aziende che sono state incubate fino adesso, e cresce ad un ritmo di 200 unità ogni anno. L’aspetto tecnico è importante. Siamo un’agenzia di ricerca e sviluppo, ma attraverso i centri d’incubazione di business andiamo oltre la tecnologia e guardiamo alla figura dell’imprenditore. Qui guardiamo all’ingegnere ma anche alla futura generazione di imprenditori dello spazio europeo. Ed è questo che vogliamo costruire in centri come Esa Bic”.

Mario Erario, project manager del Dta, ha spiegato il lavoro svolto sinora e quello che verrà effettuato in seguito per selezionare e attrarre startup. A quelle selezionate sarà destinato un contributo di 50mila euro e l’accompagnamento sul piano scientifico, amministrativo e giuridico, grazie ai soci del Dta che partecipano al programma Esa-Bic.

Da Sylos Labini di Planetek e Pertosa di Sitael sono venuti durante la discussione importanti contributi e indicazioni alle agenzie italiana ed europea per venire incontro a chi ci si cimenta con attività spaziali, per le quali sono necessari investimenti consistenti e la possibilità di operare su percorsi lunghi.
“Abbiamo una forte componente nella nostra storia culturale di scienza e dobbiamo lavorare molto su questo, anche in un rapporto diretto con le scuole”, ha detto durante l’intervento a distanza Luciano Violante. “Durante la giornata nazionale dello spazio a Roma”, il 15 dicembre, “ospiteremo un numero rilevante di imprese perché le imprese inizino a raccontare al Parlamento cosa fanno. Il Parlamento si dovrà occupare con le due commissioni competenti della nuova legge sullo spazio, ed è bene che sappiano cosa sono e cosa fanno le imprese che lavorano nello spazio. Questo è un modo d’integrare le conoscenze e fare in modo che quando si stabiliscano le regole si stabiliscano sapendo bene di cosa si tratta”, ha concluso il presidente della Fondazione Leonardo.

I rettori delle Università Pugliesi che partecipano al programma Esa-Bic hanno dichiarato l’intenzione di lavorare insieme per rafforzare il sistema dell’aerospazio che in Puglia si arricchisce sempre di più grazie al lavoro svolto dal Distretto tecnologico aerospaziale. Fabio Pollice ha parlato di “collaborazione competitiva” tra le Università e della “necessità di costruire un solido rapporto con la comunità, perché il rapporto con le imprese e con le università non basta”.
Questa voglia di lavorare insieme è emersa plasticamente durante la foto del taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede, con Acierno insieme ai tre rettori delle Università che sono socie del Dta.

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