«Con l’annex D del Country Report Italy 2020, relativo alle aree di investimento prioritarie e alle condizioni per un’efficace distribuzione in Italia degli investimenti del Just Transition Found 2021-2027 collegato al c.d. Green New Deal, la Commissione ha correttamente individuato l’area funzionale di Taranto, ma non quella di Brindisi.
Poiché, però, nel suo documento la Commissione afferma che su essa insiste “una delle tre maggiori centrali alimentate a carbone in Italia” (invece localizzata a Brindisi) è evidente che si è trattato di un refuso: la Commissione ha considerato l’area industriale di Brindisi ma poi non l’ha inserita – al pari di Taranto – tra quelle destinatarie delle azioni chiave del Just Transition Found.
Considerato, infatti, che l’area di Brindisi risponde ai medesimi criteri e requisiti previsti dalla Commissione per partecipare agli investimenti del Just Transition Found (quantità di Co2 emessa dal settore industriale, uso fonti fossili, impatto della transizione energetica sull’occupazione del territorio), ho presentato oggi stesso una interrogazione alla Commissione Europea per chiedere la correzione in tal senso della proposta».
A dichiararlo in una nota è l’On. Andrea Caroppo (Lega-ID), deputato al Parlamento Europeo, eletto nella circoscrizione Sud.
“Separare i destini di Taranto e Brindisi, riconoscendo alla città jonica l’accesso agli incentivi ‘Green New Deal’ ed escludendo Brindisi, rappresenta un errore gravissimo che dimostra una scarsa conoscenza dei problemi della Puglia ed anche della gravità delle emergenze ambientali che interessano i due capoluoghi”.
Lo affermano i parlamentari di Forza Italia Mauro D’Attis e Vincenza Labriola.
“Chiederemo spiegazioni al Governo in Commissione Ambiente della Camera – affermano – e faremo presente che Taranto e Brindisi hanno in comune la necessità di gestire il complesso processo di decarbonizzazione, con annessi problemi di riconversione industriale e di riflessi negativi dal punto di vista occupazionale. L’utilizzo degli incentivi Green New Deal, pertanto, non può essere negato ad uno dei due poli della stessa emergenza ambientale pugliese. E’ un errore imperdonabile che Brindisi, come Taranto, davvero non merita di subire dopo aver dato tanto all’Italia”.
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