Gli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano hanno scoperto un ingente furto di energia elettrica.
L’operazione era nata come un blitz alla ricerca di armi o droga presso una villetta di Contrada Scopinaro, ad Ostuni, dove i poliziotti avevano riscontrato un sospetto andirivieni di persone e di autovetture in orari serali e notturni.
Nelle operazioni di controllo, però, gli agenti di polizia si sono imbattuti in uno scavo nel terreno a pochi centimetri da un palo dell’Enel ed hanno chiamato i tecnici della società elettrica che hanno accertato l’illecita sottrazione di energia elettrica.
Infatti i verificatori dell’Enel hanno acclarare l’esistenza del c.d. allaccio diretto, ossia di un sistema che, eliminando e bypassando del tutto la funzionalità del contatore, consente di evitare che lo stesso potesse registrare i consumi di energia, potendo, inoltre beneficiare, proprio in ragione del sotterfugio architettato, di forniture di energia illimitate.
Inoltre si è accertato che il proprietario dell’abitazione era dotato del c.d. teleruttore, un sistema che avrebbe potuto schermare il passaggio di corrente e quindi di “occultare” il sistema dell’allaccio diretto.
Secondo i tecnici di Enel, il sistema avrebbe permesso di sottrarre illecitamente circa 10.000 euro negli ultimi cinque anni.
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