Parziali: 27-11, 52-29, 69-47, 89-71
Sidigas Avellino: Zerini 5, Wells 12, Fitipaldo 18, Esposito, Lawal 3, Leunen 9, Scrubb 6, Filloy 5, Rich 14, D’ercole 5, Fesenko 9, Parlato 3. Coach Sacripanti
Happy Casa Brindisi: Suggs 11, Tepic 6, Smith 9, Mesicek 11, Cardillo 2, Sirakov, Moore 11, Donzelli, Iannuzzi 2, Giuri 8, Lydeka 11. Coach: Vitucci.
Cosa fatta capo ha.
Con questo stato d’animo Brindisi deve immediatamente dimenticare la trasferta di Avellino per concentrarsi sullo scontro diretto di domenica prossima contro la VL Pesaro.
Moore e compagni non avevano i favori del pronostico al cospetto di un Avellino zeppo di campioni, ma ci si sarebbe aspettato un altro tipo di gara.
Invece i brindisini sono stati in partita soltanto fino al 6-6. Poi cinque punti consecutivi di un imprendibile Leunen hanno dato il via allo show irpino.
I biancoverdi di casa hanno subito preso il largo grazie ai diversi errori degli avversari ed alla loro ottima precisione al tiro e ben presto le lunghezze di vantaggio sono salite oltre i 20 punti.
Poco ha potuto Frank Vitucci per cambiare il volto della partita, considerata la netta differenza di classe e la chiara sfiducia dei giocatori brindisini.
Piccola nota positiva va individuata nella vittoria di entrambi i periodi del secondo tempo; allo stesso tempo, però, va senz’altro evidenziato che Avellino non ha forzato i ritmi ed ha concesso molto dato spazio alle seconde linee.
Parlare di singoli non ha senso, cosi come non ha senso evidenziare le notevoli falle, soprattutto difensive.
Quel che importa è che nella delicatissima gara interna contro Pesaro, Brindisi scenda in campo con una verve diversa e giochi un basket meno deficitario. Ne va dell’importantissima permanenza nel massimo campionato italiano.
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