May 9, 2025

Cosimo DE MICHELE (Segretario Cittadino Lega):
“Alla luce di quanto accaduto nel corso degli ultimi mesi, con episodi a dir poco teatrali quale quello recente del Prof. Borri e la polemica tutta interna Amati-Rossi, crediamo che l’attuale amministrazione, con socio di maggioranza il PD sia, sul piano politico-amministrativo, destinata ad una lenta ed inesorabile eutanasia.
Si continua a navigare a vista, in totale assenza di programmazione e progettualità, portando la nostra meravigliosa città, dopo anni di storia e competitività internazionale, ad una preoccupante regressione sociale ed economica.
Come coalizione di Centrodestra, alternativa ed inclusiva, non permetteremo di lasciare la città alla deriva e consentire che questa agonia, o inadempienza politica, possa continuare per i prossimi 5 anni.
Ragione per la quale la Lega, in tutte le sue componenti partitiche, locali e provinciali, ed in piena sinergia con il segretario regionale ritiene indispensabile, insieme a FI, FDI, UDC ed IDEA continuare e condividere un progettuale e programmatico percorso politico avviato nei mesi passati, un confronto schietto e costruttivo attraverso il quale redigere un programma politico-amministrativo concreto, fattuale, di rilancio della città ed intorno al quale costruire ed individuare, con responsabilità e prelazione, la miglior figura del candidato Sindaco. Cementificare dapprima un centrodestra unitario e tradizionale che possa, allo stesso tempo, dialogare con quanti oggi si ritengono alternativi a Rossi e al centrosinistra.
Non solo: abbiamo il dovere di aprire da subito un confronto democratico, pubblico e di partecipazione con i cittadini, la società civile, le imprese, i sindacati, le associazioni e con chiunque abbia a cuore gli interessi generali della città.
Brindisi, capoluogo di provincia, merita di più che proseguire anche per i prossimi 5 anni sulla strada del “Rossismo”, di quella politica del NO che pure a sinistra, e all’interno del PD, sanno bene aver portato al peggioramento complessivo della vita economico-sociale in questa città. Brindisi ha bisogno di voltare immediatamente pagina: si deve nuovamente respirare l’aria della grande città, storica e turistica, industriale e commerciale, tornare a primeggiare nei servizi alle persone e nel vivere bene e sicuri.
Come classe dirigente vogliamo autorevolmente candidarci alla guida di questa città, con i nostri uomini, donne, giovani, professionisti: non ci importa la logica (seppur politicamente legittima) della spartizione o lottizzazione gestionale! Per noi è prioritario, imprescindibile, l’economia sostenibile della città, porre in essere azioni concrete e fattibili che favoriscano possibili investitori, sfruttando l’area industriale nel pieno rispetto dell’ambiente, creando produttività e lavoro per i nostri disoccupati.
Azioni politico-amministrative a sostegno delle infrastrutture di trasporto, dei servizi creditizi e finanziari.
Non è fantapolitica, ma una delle tante proposte, reali e concrete, che la LEGA, da lungo tempo, suggerisce ad una amministrazione priva di una visione di sviluppo chiara e sostanziale.
Ma abbiamo un’altra sfida importante, storica e potenzialmente decisiva per il nostro territorio, la nostra città: e cioè il PNRR! Brindisi, lo abbiamo detto più volte, necessita di nuova programmazione, nuove infrastrutture e grandi opere, nonché di un immediato rilancio del comparto industriale, commerciale e turistico. Il PNRR deve essere, obbligatoriamente, la via d’eccellenza per realizzare questo storico risultato. Ma singolarmente, esso, non può essere autonomo o sufficiente: occorre la massima (e migliore! sic) esperienza, competenza ed autorevolezza politica. Requisiti che, come Lega e come centrodestra, riteniamo di avere da sempre ma che oggi, dati alla mano, per altri sembrano essere pura utopia”.

 

Paolo Chiantera Segretario Provinciale dell’ UDC e Abele Carruezzo responsabile cittadino UDC Brindisi:

Nella riunione del Comitato Cittadino dell’UDC, presieduto dal segretario Provinciale Paolo Chiantera e coordinato dal responsabile cittadino Abele Carruezzo , si è deliberato all’unanimità il seguente comunicato.
Anche per l’UDC, la Città di Brindisi non sarà lasciata alla deriva. Nel condividere quanto il segretario cittadino della Lega, Avv. Mimmo De Michele, ritiene indispensabile, insieme a FI, FdI, UDC ed IDEA continuare a condividere un progetto politico avviato nei mesi scorsi, il Direttivo dell’UDC conferma l’impegno programmatico di rilancio della Città.

Il dibattito politico di questi giorni ha offerto interpretazioni varie e in alcuni casi anche singolari di quello che potrebbe essere il futuro assetto amministrativo in vista dell’appuntamento del rinnovo del Consiglio Comunale di Brindisi nel 2023.

Anche le ultime notizie apparse su organi di stampa invitano a riflessioni che meritano più attenzione e non ironiche interpretazioni. Se tutto questo fermento ed espressione di potere mira solo al suo scopo (autoreferenziale), allora è chiaro che si tratta solo di propaganda ed il loro problema è e sarà di assicurarsi il massimo di consenso.
Il mettersi insieme , a volte non è indice di vitalità, ma espressione – come nel caso ’Brindisi’ – di una dinamicità per rivendicare la paternità dei Valori alti di una democrazia, che per gli anni passati non si è riusciti a dimostrare, vanificando una propria responsabilità della decadenza di una città.
Partiti e movimenti che rivendicano ipotesi di azione riformatrice o di conservazione, in quali luoghi o sedi i cittadini hanno avuto la possibilità di confrontarsi in liberi dibattiti?
Il ‘fare’ e lo ‘stare’ insieme con movimenti e/o coalizioni ‘rivedute’- senza un percorso di comunità politica- non potrà certo generare nuova amministrazione per contribuire al benessere sociale.

Che Brindisi viva ancora un momento difficile, con una crisi economica e sociale che si trascina da anni e che rischia di ricadere su lavoratori e imprese è fuori di dubbio.
Non si tratta di individuare una formula che sostituisca l’attuale ma, altresì, di individuare il percorso idoneo per uscire dalla situazione in cui l’attuale amministrazione ha riportato Brindisi.
Le continue vicissitudini, che di volta in volta hanno visto interessati assessori dimissionari o dimissionati, dirigenti in conflitto con la parte politica e in ultimo la vicenda che vede coinvolto l’Ass. Borri, sono solo alcuni dei motivi che hanno portato l’amministrazione a non individuare un disegno di città nei prossimi anni.
Anche il continuo contrapporsi con altri Enti e Amministrazioni non aiuta ad uscire da un isolamento che la città rischia di vivere e che farebbe arretrare ancora il tessuto sociale.
Non di una formula quindi si tratta, ma di una visione per i prossimi anni diversa da quella che nell’ultimo decennio ha visto Brindisi interessata da vicende politiche con ben tre amministrazioni a seguito di scioglimenti anticipati.
Per fare questo c’è bisogno di un patto per la città che coinvolga le forze politiche in un percorso di responsabilità con il fine di offrire tutte le opportunità che i fondi del PNNR possono offrire per uno sviluppo vero che produca occupazione e non releghi più Brindisi in fondo alle classifiche. Occorre mettere da parte le proprie aspirazioni e coinvolgere tutte le componenti che vogliono farsi carico di questo progetto e in tal senso ben venga ed è auspicabile il coinvolgimento di Figure di così alto spessore conoscitori del territorio e che possano garantire non solo le forze politiche ma le istituzioni tutte e la Città intera.

Noi dell’UDC siamo sempre stati e lo saremo pronti per mettere in campo le migliori risorse umane per affrontare questa crisi, assumendoci la responsabilità di un percorso condiviso per mettere al centro della sua azione politica il bisogno di una presenza attiva , di stare dentro la realtà, di cercare il vero e di riguadagnare l’incontro e di valutare la diversità ricomponendola. In politica chi amministra deve ascoltare tutte le forme comuni dell’espressione cittadina per rappresentarle, senza una manipolazione mediatica e/o di solo social media del potere.

L’UDC è favorevole ad un ‘progetto’ che dovrà cogliere il cambiamento, interpretando il meglio della città valorizzarla e aiutandola con servizi e strumenti adeguati di comunità, in chiave di ‘sussidiarietà’.

Noi dell’UDC non possiamo partecipare alla continua divisione della città; le scelte di parte non sono accettabili; se il bipolarismo ci costringe ad allearsi, noi scegliamo l’area di alleanza che non fa prevalere la divisione della città. Non siamo per una città ‘virtuale’ dove si racconta solo il ‘proprio meta face’

Essere ‘moderati’ – oggi – per noi significa responsabilità verso una nuova visione democratica del lavoro che libera l’uomo; una città del post industriale, della transizione energetica, digitale, economica e sociale possibile; di un turismo declinato sulla ricchezza naturale, storica, artistica, culturale e non sulla fantascienza di una città che non esiste; di un porto e aeroporto unici nel Mediterraneo e proiettati in un futuro sostenibile.
Seguire altre strade e/o formule virtuali significherà ri – consegnare la Città alle divisioni e alle manifestazioni di ‘potere’ a tutti i costi, non garantendo quel welfare di comunità – importante – oggi – per affermare i diritti e doveri per tutti e non per alcuni.

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