February 14, 2025

Questa mattina è iniziato lo sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici, indetto dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm. La mobilitazione, che ha già causato lunghe code nella zona industriale, mira a denunciare il mancato accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e le condizioni ritenute inaccettabili proposte dalle controparti.

Il sit-in di protesta si sta svolgendo presso la rotatoria del Break 24, nella zona industriale di Brindisi, e continuerà fino alle ore 12:00. La scelta del luogo, strategico per il traffico e la logistica dell’area, ha causato significativi rallentamenti alla viabilità, con lunghe code di veicoli che hanno paralizzato la zona.

Il settore metalmeccanico, pilastro dell’economia locale e nazionale, sta affrontando una fase critica. Le trattative per il rinnovo del contratto si sono interrotte a causa di divergenze su punti chiave come:
– Proposte salariali insufficienti per fronteggiare il crescente costo della vita.
– Peggioramento delle condizioni lavorative, con una riduzione dei diritti acquisiti.
– Assenza di garanzie occupazionali, che mette a rischio la stabilità economica di migliaia di famiglie.

Secondo le organizzazioni sindacali, le condizioni proposte dalle controparti non solo non rispondono alle necessità dei lavoratori, ma rappresentano un attacco diretto ai diritti acquisiti negli anni. “Non possiamo accettare salari che non permettono di vivere dignitosamente o proposte che riducano le tutele fondamentali”, dichiarano i rappresentanti sindacali.

Il settore metalmeccanico è un elemento cardine dell’economia di Brindisi, che ospita diverse aziende strategiche. La mobilitazione odierna è un segnale chiaro dell’insoddisfazione diffusa e dell’esigenza di un cambio di rotta nelle politiche contrattuali. Lo sciopero potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle trattative, costringendo le controparti a tornare al tavolo per discutere soluzioni condivise.

Mentre il sit-in prosegue, si moltiplicano gli appelli al dialogo per evitare che la crisi si aggravi ulteriormente. Intanto, i disagi per lavoratori e cittadini della zona industriale restano evidenti, con lunghe attese e traffico bloccato che si protrarranno fino alla conclusione della protesta.

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