Le cronache giudiziarie nazionali hanno un riverbero anche brindisino. La cooperativa “Genesi”, infatti, sottoposta a sequestro come tutti i beni riconducibili all’imprenditore Giuseppe Busacca, svolge per conto del Comune di Brindisi alcuni importanti servizi sociali, riconducibili all’assistenza destinata agli anziani più fragili.
L’appalto in questione è in scadenza e in queste condizioni sarà ben difficile procedere con una proroga. Ma c’è anche un altro dramma: i dipendenti brindisini di questa cooperativa rischiano di non ricevere stipendio e tredicesima. In questi casi, in presenza di un preciso impegno da parte dell’Amministrazione Comunale, può essere proprio l’ente affidatario del servizio a stornare alcune somme dovute alla cooperativa per pagare direttamente i dipendenti.
Al momento, però, si registra un clamoroso silenzio da parte del sindaco Rossi, così come del segretario cittadino del partito di maggioranza relativa (PD) Francesco Cannalire, che in passato ha mostrato grande interesse per i servizi sociali e, in particolare, per quelli gestiti proprio dalla cooperativa Genesi.
Perché non sprecare una parola in favore dei lavoratori e degli utenti del servizio ADI? Troppo facile, adesso, lavarsene le mani. Giusto?
Pasquale Luperti – ex assessore Comune di Brindisi
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