May 6, 2025

Un “raid” in piena regola quello perpetrato la notte del 2 agosto scorso in Contrada Matarano, a Fasano.

I quattro fermati hanno esploso nove colpi di arma da fuoco, anche ad altezza d’uomo.

Per penetrare all’interno della villa hanno divelto il cancello scorrevole dell’ingresso. Uno dei proiettili sparati dopo aver infranto il vetro di una finestra aveva colpito un armadio di una delle camere da letto dove si erano rifugiati alcuni tra i presenti.
I quattro erano poi anche passati ad incendiare distruggendole completamente ben 3 autovetture, un’Audi A3, una Fiat 600 e una Fiat Panda, a una quarta era stato frantumato il vetro posteriore.

La lista dei danni causati si allunga vi è anche un televisore andato in frantumi e varie suppellettili presenti nell’abitazione che risultano danneggiati. Uno dei colpi ha attinto un armadio all’interno del quale si erano rifugiate alcune tra le 11 persone presenti all’interno della villa, tra le quali due minori, tutti fortunatamente illesi, ad eccezione di uno, colpito più volte al capo con il calcio della pistola, ha riportato escoriazioni multiple con 15 giorni di prognosi.

 

E’ stata una vera e propria scorribanda armata annunciato dal potente rombo di motore di un’autovettura di grossa cilindrata che si avvicinava alla villa.

Il capofamiglia intuendo probabilmente l’imminente pericolo aveva iniziato ad urlare a tutti i presenti di rifugiarsi dentro casa o di fuggire. Infatti alcuni sono riusciti ad entrare in casa, altri hanno cercato di nascondersi in un fossato, altri ancora sotto il letto e all’interno di un armadio.

Nel frattempo le tre autovetture presenti nello spiazzo antistante venivano incendiate. In tale contesto il gruppo armato si è anche appropriato, dopo aver frantumato il vetro posteriore della Peugeot, di una valigia con all’interno effetti personali, un computer i documenti e la somma contante di 2.500,00€.

 

I reati contestati sono molto gravi, vanno dal tentato omicidio, al porto abusivo di armi clandestine, esplosioni pericolose, danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento aggravato, rapina aggravata dalla violazione di domicilio, rissa e lesioni aggravate.

 

Varie sono le ipotesi al vaglio per quanto concerne il movente, le attività investigative sono tuttora in corso, al fine di escludere il coinvolgimento di ulteriori correi nell’incursione e soprattutto individuare eventuali soggetti che avrebbero favorito gli arrestati nel sottrarsi alle ricerche.

 

Nel gruppo degli assalitori anche Onofrio Margaritondo, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora in Fasano.

Nel febbraio dello scorso anno il Margaritondo era stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Brindisi, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Brindisi, unitamente ad altre quattordici persone ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti e ricettazione, tentata estorsione, rapina, nonché detenzione e porto abusivi di armi da fuoco

 

Nel contesto operativo venivano sequestrati complessivamente 800 kg di marijuana, documentate le diverse modalità di trasporto, mediante l’utilizzo di natanti (per il trasporto dall’Albania alle coste pugliesi) e mediante l’utilizzo di tir (per il trasporto in ambito nazionale).

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