A Palazzo di Città è stato siglato questa mattina, martedì 23 dicembre 2025, il protocollo d’intesa tra il Comune di Brindisi e la Federazione provinciale Coldiretti di Brindisi finalizzato, all’avvio di un progetto per sostenere le iniziative di eradicazione delle piante infette e di ripiantumazione delle nuove cultivar xylella resistenti: interventi realizzati da privati che, non essendo azienda agricola professionale e non rivestendo la qualifica di coltivatori diretti, non possono accedere al sostegno pubblico, ma, per passione, tradizione familiare o sensibilità ambientale, sono meritevoli di un sostegno pubblico.
A firmare il Protocollo, il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ed il Presidente della Federazione provinciale Coldiretti Brindisi, Giovanni Ripa.
“Il Comune si impegna ad avviare un progetto per sostenere le iniziative di eradicazione delle piante infette e di ripiantumazione delle nuove cultivar xylella resistenti e con questo protocollo d’intesa interveniamo in quel piccolo segmento, che è grande parte del contesto rurale brindisino, duramente colpito dal batterio – ha detto il sindaco Marchionna –. Così si va incontro alle esigenze di quanti per passione, tradizione familiare o sensibilità ambientale, meritano un sostegno pubblico perché impegnati nella cura dei loro piccoli appezzamenti e degli uliveti”.
Il Presidente provinciale di Coldiretti nel ringraziare a nome dell’Associazione regionale per la disponibilità manifestata dal sindaco sin dal primo momento, ha ricordato come da un anno si sia intrapresa quest’iniziativa, “avviata il 5 dicembre dello scorso anno cercando di capire come intervenire rispetto a quelle piccole aziende che non possono beneficiare degli aiuti pubblici. Portiamo avanti questo impegno – ha proseguito Ripa -, per amore della nostra terra e quindi abbiamo proposto di attivare un bando comunale per fare in modo che siano assegnate gratuitamente piante ad aziende di piccolissime dimensioni, identificabili con le famiglie contadine di una volta che riuscivano a fare, grazie a 20, 30 alberi di olivo, la cosiddetta “provvista di olio”. Lo facciamo – ha concluso – perché la rigenerazione del territorio non avvenga a macchia di leopardo ma in maniera omogenea”.
La firma del protocollo d’intesa ha costituito anche l’occasione per parlare en passant della rigenerazione urbana e il sindaco Marchionna ha inteso collegare la firma del Protocollo odierno sulla ripiantumazione di nuove cultivar al novero delle diverse attività che si svolgono lungo questo versante, riferendosi al confronto con il Ministero dell’Ambiente per i 32 ettari da rinaturalizzare e che, con la ripresa della coltivazione dell’olivo, possono evitare il ritorno allo spiacevole fenomeno delle discariche abusive.
