September 12, 2025

L’ultimo Consiglio Comunale di Brindisi ha consegnato alla città non solo la grande confusione, l’ennesima, sul piano triennale delle opere pubbliche e sul tema cruciale delle compensazioni FER, ma soprattutto la conferma di un dato politico, molto più profondo e preoccupante. Infatti la crescente frattura all’interno della stessa maggioranza e, in particolare, nelle file di Fratelli d’Italia è ormai insanabile.

Dietro la facciata di un voto apparentemente compatto, la realtà è che la casa del centrodestra è sempre più divisa e lacerata.

Lo dimostra lo scontro frontale e a dir poco inopportuno tra il sindaco Pino Marchionna, che ha inteso ridimensionare la forza contrattuale dei propri consiglieri, e la sua maggioranza e tra il capogruppo di Forza Italia, Nicola Di Donna e i consiglieri Mario Borromeo (FdI) e Roberto Quarta (indipendente) che si sono accusati a vicenda di scarsa sensibilità morale. Ed è stato evidente che il “casus belli” dello scontro non era certo la bocciatura dei quattro emendamenti presentati da Borromeo e Quarta ma qualcosa di più profondo, di un malessere che viene da molto lontano.

Un dato che non può essere archiviato come una semplice divergenza decisionale ma che è diventata una spaccatura politica ormai impossibile da ricomporre con un malcontento che serpeggia tra tutti i gruppi di maggioranza.

Il richiamo alla caduta della prima giunta Marchionna, “mandata a casa perché non condivideva con i consiglieri comunali”, è un messaggio chiaro a chi oggi guida la baracca e un preavviso di sfratto agli assessori di riferimento, in particolare a quelli in quota FdI.

Il paradosso è evidente con una maggioranza che è costretta a votare compatta solo per nascondere le proprie divisioni più profonde bocciando gli emendamenti promossi dai suoi componenti. Un partito, Fratelli d’Italia, che sul territorio dimostra una fragilità ben diversa dall’immagine di forza che cerca di proiettare a livello nazionale. E un centrodestra brindisino che, tra tensioni interne, sgambetti e silenzi assordanti, continua a dare prova di una sola, vera competenza: l’autodistruzione politica.

 

I gruppi di opposizione di centrosinistra al Consiglio Comunale di Brindisi

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