Un arresto per detenzione ai fini di spaccio di eroina e resistenza a Pubblico Ufficiale ed una denuncia a piede libero per concorso nella detenzione di eroina ai fini di spaccio.
Sono questi i risultati di un’operazione condotta nella giornata di ieri al Quartiere Tamburi di Taranto dagli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni e dalla Squadra Mobile di Taranto.
L’operazione ha consentito di smantellare un traffico di eroina sull’asse Ostuni-Taranto.
Tutto è partito dal pedinamento di due spacciatori ostunesi. Gli uomini diretti dal Dott. Albano hanno seguito un’auto nel suo percorso da Ostuni a Taranto. Una volta giunti nella città dei due mari hanno chiesto il supporto della Squadra Mobile di Taranto, Sezione Falchi.
Qui è partito il blitz. Quando un poliziotto si è presentato nell’abitazione in cui si riteneva fosse nascosta la droga, è stato aggredito mentre la porta di accesso è stata chiusa a chiave per non permettere l’ingresso di altri agenti.
Nel trambusto un malvivente ha passato un grosso involucro contenente eroina alla moglie, ordinandole di disfarsene gettandolo nel water e di tirare lo scarico al fine di non farlo recuperare.
Più tardi l’agente ha aperto la porta ai colleghi ed uno di questi ha recuperato alcuni residui di eroina buttati nel wc. Subito dopo, però, il complice dell’uomo ha strappato la droga dalla mani del poliziotto e l’ha ingoiata.
Una volta ristabilito l’ordine all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno arrestato Antonio Cava, 33 anni di Taranto, già ristretto in regime di arresti domiciliari e il 42enne Pasquale Monna, anch’egli tarantino ed entrambi pluripregiudicati per reati in materia di droga e contro la persona ed il patrimonio.
D’A.G., 30 anni, moglie di Cava stata denunciata a piede libero per il reato di concorso in detenzione di droga ai fini di spaccio.
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