È destinata a lasciare strascichi nella politica locale la notizia riportata nelle pagine di Brindisi dell’edizione odierna de “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”.
Alla vigilia della sua elezione a segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Massimiliano Oggiano ha ricevuto la visita della Digos. Nella giornata di venerdì scorso, gli agenti della Questura di Brindisi, guidati dal dirigente Walter Tamburrano, si sono presentati nella sua abitazione per eseguire una perquisizione in seguito a una segnalazione ritenuta “qualificata”. L’oggetto delle verifiche: una presunta arma da fuoco.
La perquisizione ha però avuto esito negativo, come attestato anche nel verbale trasmesso dallo stesso Oggiano al responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. L’unica arma rinvenuta era una pistola giocattolo appartenuta al padre dell’ex vicesindaco, conservata per ragioni affettive. Nessun reato, dunque, né elementi penalmente rilevanti, visto che per detenere l’oggetto in questione — una pistola a gas — non è richiesto il porto d’armi.
Pur mantenendo il riserbo ufficiale, Oggiano ha affidato al suo legale, l’avvocato Fabio Di Bello, il mandato per accedere agli atti e verificare l’origine della segnalazione. L’intento è fare chiarezza sull’accaduto, anche alla luce del contesto politico: la perquisizione è avvenuta poche ore prima del congresso cittadino che lo ha visto eletto segretario per acclamazione, e a dieci mesi dalla sua esclusione dalla giunta per divergenze interne alla maggioranza.
Secondo quanto trapelato da ambienti vicini al neosegretario, il sospetto è che possa trattarsi di un’azione mirata a screditarlo politicamente. Oggiano non esclude infatti che la segnalazione sia partita da un conoscente recentemente ospitato in casa, il quale avrebbe potuto confondere l’arma giocattolo — lasciata in bella vista — per una vera pistola semiautomatica.
Resta da chiarire se questa segnalazione abbia effettivamente dato avvio alla procedura prevista dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), o se ci siano altri elementi non ancora noti. Di certo, per ora, c’è solo l’esito della perquisizione: nessuna arma, nessuna violazione. Ma il clima politico interno al partito e alla coalizione sembra tutt’altro che sereno.
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