Nella giornata di oggi, durante la consueta attività operativa finalizzata al contrasto della pesca di frodo e commercializzazione illegale di prodotto ittico, il personale militare imbarcato sulla motovedetta d’altura CP 263 in forza al Comando della Capitaneria di Porto di Brindisi, con l’ausilio del battello pneumatico GC A94 ha eseguito dei sequestri nel porto di Brindisi.
Nel dettaglio, i militari della Guardia Costiera di Brindisi hanno intercettato pescatori di frodo, in sosta con natanti in legno all’interno del canale di scarico delle acque di raffreddamento degli impianti del petrolchimico ENI, nel porto medio di Brindisi. I militari, quindi, hanno proceduto a contestare gli illeciti amministrativi connessi all’esercizio della pesca sportiva in zona vietata ed al superamento del limite di 5 chilogrammi imposto per tale fattispecie di pesca, comminando la sanzione amministrativa di circa 17.000,00 euro al trasgressore, in proporzione al quantitativo eccedente il limite consentito. Il pescato, costituito da circa 200 kg di cozze nere e circa 9 kg di murici è stato sequestrato e, su disposizione del veterinario, rigettato in mare perché vitale.
Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Brindisi nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto.
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