“Una mia partecipazione poco convinta a un Premio giornalistico e poi, come un fulmine nel cielo ancora terso d’agosto, la comunicazione d’avere meritato una citazione.
Che, d’accordo, non è un vero e proprio premio, ma a me va bene lo stesso.
Perché non sono un Italo Calvino che, nel 1968, si prese il lusso di rifiutare il Premio Viareggio…
Eh, no. Io il mio premio/citazione me lo tengo stretto perché giunge dopo soli tre anni d’iscrizione all’albo dei Giornalisti Pubblicisti, peraltro in una manifestazione così importante a livello regionale, ma anche nazionale“.
Così, con queste parole simpatiche e commosse, Guido Giampietro annuncia, su Facebook, la prestigiosa “segnalazione” ottenuta a Bari nel corso della cerimonia di consegna del premio “Giornalista di Puglia – Michele Campione.
Il “Comandante” Giampietro è un valido collaboratore di “Brundisium.net”, testata con cui è diventato giornalista pubblicista. In realtà è uno scrittore prestato al web; sua la firma di diversi libri: “Sopra il cielo” (2005), “Il Paese dove non passava il treno” (2010), “In viaggio con Cecilia” (2013), “La casa sospesa” (2016).
Ci fa enormemente piacere che, dopo i riconoscimenti avuti come autore di libri, oggi abbia raggiunto questo ulteriore risultato attraverso alcuni “pezzi” di cultura e costume scritti per il web.
Per la nostra testata, il riconoscimento rappresenta una grossa soddisfazione: d’altronde non può essere diversamente quando si riconosce e si gratifica lo sforza di fare “cultura” su un media “infernale” come internet ed in un ambiente “particolare” come Brindisi. E Soprattutto se la citazione proviene da uno dei più prestigiosi premi giornalistici di Puglia.
“Stiamo parlando del Premio per il migliore giornalista della Puglia” – scrive Giampietro su facebook – “intitolato a un grande del giornalismo: Michele Campione. Un Premio giunto quest’anno alla XIV edizione per volontà della famiglia Campione e dell’Ordine dei Giornalisti per la Puglia“.
La XIV edizione del premio dedicato al giornalista scomparso Michele Campione si è tenuta a Bari domenica mattina. In una affollatissima sala “studenti” delle ex Poste di Bari, alla presenza del rettore Felice Antonio Uricchio, del Presidente dell’Ordine Valentino Losito e di numerose autorità.
Oltre 150 gli elaborati presentati alla giuria. Il premio alla carriera è andato a Giacinto Pinto, foggiano, giornalista Rai. Riconoscimenti anche a Paola Ancora (Il Quotidiano di Puglia), Paolo Pinnelli (La Gazzetta del Mezzogiorno), Pasquale Caputi (Corriere del Mezzogiorno), Maristella Bagiolini (Tv Med), Gianni Svaldi (Radici future magazine), Vincenzo Azzollini (Il Fatto quotidiano web), Antonio Delle Foglie, Giovanni Giampietro (Rai) e ai fotografi Marcello Carrozzo e Sergio Scagliola.
“E’ stata una “festa del buon giornalismo con in passerella i protagonisti di quell’informazione che deve saper denunciare, formare e tenere deste le coscienze. Perché il buon giornalismo è la migliore risposta a quanti cercano di mistificare la realtà, di insabbiare la realtà o di tornare a costruire ponti e barriere”.
“E’ come se i premiati (specie i giovani) abbiano pronunciato una sorta di testamento d’Ippocrate. Forse ancora più importante di quello, data la crisi di valori che attraversiamo”.
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