May 2, 2025

Monta la protesta a Cerano dopo un’assemblea dei sindacati di categoria partecipata da numerosi lavoratori.

La preoccupazione determinate dalla crisi del settore energia e, soprattutto, dal futuro della centrale elettrica di Cerano sono state all’oggetto di una assemblea sindacale che si è svolta all’esterno della centrale Federico II di Cerano. L’iniziativa è stata organizzata dai sindacati di categorie di Cgil e Uil.

La centrale di Cerano ha rappresentato un pilastro fondamentale per l’occupazione e l’economia locale, e le voci che circolano riguardo a possibili ridimensionamenti o chiusure si fanno sempre più insistenti.
Le prospettive di perdita di posti di lavoro e l’impatto negativo sull’intera comunità, a partire dalle ditte dell’indotto, hanno alimentato la determinazione dei partecipanti a far sentire la propria voce.

Dopo l’assemblea sindacale, i lavoratori delle ditte appaltatrici hanno deciso di dare voce alla loro protesta. Da qui è nata un’imponente manifestazione che ha visto centinaia di lavoratori marciare attraverso le strade attigue alla Centrale con l’intenzione di bloccare la statale Brindisi-Lecce all’altezza dello svincolo per Tuturano.

Un gesto di sfida e di protesta, un segnale forte inviato alle autorità e alle istituzioni affinché prendano atto delle preoccupazioni e dei timori della comunità lavorativa locale.

La presenza sul posto delle forze dell’ordine, tra cui la Digos, la Polizia di Stato e i Carabinieri, testimonia la serietà e la delicatezza della situazione.

La protesta dei lavoratori di Cerano non è soltanto un grido di dissenso, ma anche un appello alla responsabilità delle istituzioni e delle aziende coinvolte nel settore energetico. La tutela dei posti di lavoro e il benessere delle comunità locali devono essere considerati come priorità assolute nelle decisioni che riguardano il futuro delle centrali elettriche e dell’indotto ad esse collegato.

In un momento in cui il dibattito sull’energia, sulle fonti rinnovabili e sullo smantellamento e la bonifici degli impianti non più produttivi, assume sempre maggiore rilevanza, è fondamentale che le istituzioni e le aziende agiscano con trasparenza e responsabilità, coinvolgendo le parti interessate nelle decisioni che riguardano il settore. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno concreto per il mantenimento dell’occupazione e lo sviluppo sostenibile sarà possibile garantire un futuro dignitoso e prospero per tutti.

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