May 7, 2025

Ha destato l’interesse della stampa nazionale e locale la notizia pubblicata nell’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno – Puglia. Più di cinque mesi fa, esattamente il primo maggio 2023, un’infermiera dell’ospedale “Perrino” di Brindisi ha pubblicato sui social una foto che la ritrae mentre ricuce un cadavere dopo un’autopsia.

Nello scatto, la donna appare sorridente in volto mentre esegue una ricucitura, che a quanto si apprenderebbe riguarderebbero l’addome e il braccio di un uomo disteso su un tavolo all’interno della stanza dell’obitorio del nosocomio brindisino.

La didascalia del post, accompagnata da una frase in riferimento alla festa dei lavoratori, recita: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un’artista. Buon primo maggio a tutti”.

La foto ha suscitato reazioni di indignazione da parte di molti utenti, che hanno accusato l’infermiera di mancanza di rispetto per il defunto e per la professione sanitaria.

La donna che l’ha pubblicata è I.G., una 52enne di Ostuni, applicata all’unità di Anatomia Patologica.

L’Asl di Brindisi ha preso le distanze dall’episodio ed ha avviato una serie di verifiche interne e non ha escluso di segnalare il caso alle autorità competenti.

“Prendiamo le distanze da ogni azione individuale che ne comprometta l’integrità e allo stesso tempo non possiamo restare indifferenti rispetto a questi episodi, che vanno tuttavia accertati e approfonditi”, ha dichiarato il direttore generale dell’Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio. “Mi attiverò – conclude – a tal fine segnalando il fatto a chi di competenza”.

Verifiche saranno eseguite anche dall’Ordine dei Tsrm e Pstrp (tecnici sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Tecniche, della Prevenzione e Riabilitazione) della provincia di Brindisi, albo a cui è iscritta la professionista autrice del post.

“L’Ordine dei Tsrm e Pstrp di Brindisi prende atto con profondo rammarico dell’accaduto e si riserva di avviare le opportune verifiche”, ha dichiarato il presidente dell’Ordine, Giuseppe Carriero. “La professione infermieristica è una professione sanitaria che si basa sul rispetto della persona, del suo corpo e della sua dignità. Un gesto come quello compiuto dall’infermiera in questione è in contrasto con i principi etici e deontologici che regolano la nostra professione”.

Sulla circostanza è intervenuto anche Antonio Scarpa, Presidente dell’Ordine degli Infermieri della provincia di Brindisi che ha voluto smentire la notizia che la donna in questione fosse un’infermiera. Il dr. Antonio Scarpa ha invitato alla prudenza nei commenti pubblici ed ha ribadito l’impegno per la tutela del decoro e della reputazione della professione infermieristica, garantendo che misure appropriate saranno sempre adottate nei confronti di chiunque agisca in modo inappropriato e irresponsabile.

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