Sarà la prima volta della Nazionale a Fasano. Gli azzurri tornano in Puglia a distanza di sei mesi dalla vittoria del 12 maggio a Conversano contro il Montenegro, decisiva per qualificarsi ai Mondiali 2025
Il Palasport di Fasano ospiterà la gara tra Italia e Serbia, valida per le qualificazioni agli EHF EURO 2026 maschili in programma tra Danimarca, Norvegia e Svezia. Il match si disputerà domenica 10 novembre e sarà l’esordio casalingo degli azzurri nel Gruppo 4, mentre il debutto assoluto è previsto pochi giorni prima (6-7 novembre) sul campo della Spagna.
Sarà la prima volta in assoluto della Nazionale in gara ufficiale a Fasano, dopo l’inaugurazione del nuovo impianto giunta in concomitanza con la scorsa stagione sportiva. Il Palasport, totalmente gremito per una capienza di 2.200 posti, a maggio ha fatto da scenario alla conquista del quinto Scudetto del sodalizio biancoazzurro.
La Nazionale tornerà invece in Puglia a distanza di sei mesi dal match vinto contro il Montenegro (32-26) il 12 maggio scorso a Conversano, successo poi risultato decisivo per la qualificazione centrata da Andrea Parisini e compagni ai Campionati Mondiali 2025.
L’Italia nel Gruppo 4 verso gli EHF EURO 2026 dovrà affrontare Spagna, Serbia e Lettonia. Il confronto casalingo coi balcanici sarà particolarmente rilevante per provare a rientrare nella corsa per l’accesso al torneo continentale: la formula, infatti, conferma un pass per le prime due di ciascun girone e, nel contempo, per le quattro migliori terze, tenendo però conto sempre e solo dei risultati ottenuti contro prima e seconda del proprio gruppo.
La composizione dei gironi di qualificazione agli EHF EURO 2026:
Gruppo 1: Slovenia, Nord Macedonia, Lituania, Estonia
Gruppo 2: Ungheria, Montenegro, Slovacchia, Finlandia
Gruppo 3: Islanda, Grecia, Bosnia Herzegovina, Georgia
Gruppo 4: Spagna, Serbia, ITALIA, Lettonia
Gruppo 5: Croazia, Repubblica Ceca, Belgio, Lussemburgo
Gruppo 6: Olanda, Faroe, Ucraina, Kosovo
Gruppo 7: Germania, Austria, Svizzera, Turchia
Gruppo 8: Portogallo, Polonia, Romania, Israele
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