La Puglia riparte con i primi tre avvisi della manovra economica da 750 milioni di euro in favore di famiglie, lavoratori e imprese in difficoltà economiche per la pandemia e le misure di contenimento per contrastarla. Si chiama “Prestiti Lift – Un sostegno per la tua impresa”, Lift significa appunto immissione di Liquidità alle Imprese in Favore del Territorio.
Sono stati pubblicati oggi, 4 giugno 2020, sul Bollettino Ufficiale della Regione, gli avvisi Microprestito (Lift), Titolo II Capo 3 Circolante (Lift Plus) e Titolo II Capo 6 Circolante (Lift Plus), voluti dalla Regione Puglia e gestiti dalla società in house Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio e finanziario.
Si tratta di una potente iniezione di liquidità che, per questi tre strumenti, ha il valore di 448 milioni di euro e l’obiettivo preciso di sostenere le imprese nel far fronte alle carenze di liquidità, cioè di capitale circolante, determinate dall’emergenza sanitaria da Covid-19, e dare loro l’impulso per la ripartenza. Le misure, che sono finanziate dalle risorse del POR Puglia 2014-2020, saranno aperte fino al 31 dicembre 2020.
“Far ripartire le imprese vuol dire far ripartire la Puglia”, ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “In questi mesi, dolorosi e difficili, ci siamo preoccupati innanzitutto della salute dei pugliesi, adesso che l’emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza economica con drammatici crolli del Pil e dell’occupazione, di cui sono già noti i primi dati a livello nazionale, abbiamo un compito preciso: sostenere e assecondare le nostre aziende. Questo sostegno riguarda principalmente la liquidità cioè l’humus delle imprese, che scarseggia per la lunga interruzione delle attività. Per questo abbiamo concentrato gli sforzi su due tipologie di aziende: da un lato quelle più strutturate che hanno la possibilità di chiedere prestiti alle banche e che sosteniamo con una sovvenzione diretta fino al 30% del nuovo finanziamento, dall’altro le imprese meno strutturate, che aiutiamo con interventi di micro-finanza, cioè mutui a tasso zero e privi garanzie. Cosi anche le imprese più piccole potranno continuare a garantire la loro operatività e a salvaguardare l’occupazione. Per attivare questa nuova finanza, quanto mai necessaria ad assicurare la ripresa delle attività economiche, abbiamo utilizzato l’impianto di strumenti agevolativi già conosciuti e diffusi sul territorio regionale tra le imprese, le associazioni di categoria, i professionisti, gli intermediari finanziari e i confidi”.
“Il volume di risorse destinate a sostenere l’economia pugliese – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese – è senza precedenti. Adesso la sfida per tutto il sistema Regione Puglia è fare in modo che i soldi raggiungano subito i conti correnti di imprese e lavoratori autonomi nel rispetto delle regole, ma senza complicazioni burocratiche che sarebbero insopportabili vista la fase che attraversiamo. Anche i potenziali beneficiari degli avvisi hanno il compito di presentare istanze elaborate e documentate in modo puntuale e professionale. Solo con questa sinergia riusciremo a raggiungere il risultato positivo che serve alla comunità pugliese”.
Microprestito (Lift), con un budget da 248 milioni, si rivolge a microimprese operative ed a lavoratori autonomi iscritti al registro delle imprese.
Titolo II Capo 3 Circolante (Lift Plus), che conta su risorse pari a 150 milioni di euro, ha come destinatari imprese micro, piccole e medie e professionisti che operano principalmente nei settori del commercio, dell’artigianato, del manifatturiero, dei servizi.
Titolo II Capo 6 Circolante (Lift Plus), con una dotazione di 50 milioni di euro, è indirizzato ad imprese micro, piccole e medie che operano nei comparti del turismo.
“Con l’attivazione di questi strumenti – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Cosimo Borraccino – inizia a dispiegarsi concretamente la manovra finanziaria da 750 milioni di euro che il Governo regionale ha varato dopo un articolato lavoro di ascolto e di condivisione con tutto il partenariato economico-sociale della Regione, allo scopo di fornire gli strumenti adeguati al sistema produttivo pugliese per fronteggiare una crisi inimmaginabile e senza precedenti. Siamo convinti, così, di supportare il tessuto economico pugliese nelle difficili sfide che dovrà sostenere, per rilanciare lo sviluppo del nostro territorio e salvaguardare i livelli occupazionali. La bussola che ha orientato ogni scelta del governo regionale è sempre stata quella di non lasciare indietro nessuno, così come abbiamo dichiarato sin dai primi giorni di questa pandemia. Per i liberi professionisti, infatti, a breve uscirà una misura specifica per un contributo a fondo perduto grazie ad una dotazione finanziaria di ben 124 milioni di euro. Da queste difficoltà usciremo insieme, più forti”.
Per l’assessore all’Industria turistica e culturale Loredana Capone “con questi avvisi rispondiamo a una richiesta puntuale e precisa: liquidità immediata e fondo perduto. Tutta la filiera allargata del turismo, dai tour operator alle agenzie di viaggio, alle guide turistiche, alle microimprese, agli alberghi, alle case vacanze, potrà trovare un sostegno. Il turismo è un asset strategico per l’economia pugliese: nel 2019 abbiamo registrato 4,2 milioni di arrivi, 15,5 milioni di presenze, 1,2 milioni di arrivi dall’estero (con un incremento dell’11,5% rispetto all’anno precedente). E anche quest’anno le previsioni erano più che rosee. Poi è arrivata la pandemia, proprio mentre le nostre strutture si avviavano verso il loro periodo d’oro. Ora siamo ripartiti, in sicurezza, e la Puglia può ancora essere la destinazione dell’estate 2020. Agli italiani, allora, diciamo che le nostre porte sono spalancate per Dna e che da oggi hanno un motivo in più per sceglierci perché il Sistema nazionale per la prevenzione ambientale ha riconosciuto il nostro mare il più pulito d’Italia insieme a quello della Sardegna”.
Puglia Sviluppo affiancherà la Regione nella gestione degli strumenti: per Titolo II Circolante e Titolo II Turismo Circolante fungerà da organismo intermedio, per Microprestito sarà l’organismo finanziario in quanto erogherà direttamente il finanziamento richiesto dalle imprese.
“Puglia Sviluppo – ha spiegato la presidente Grazia D’Alonzo – è a fianco della Regione in questo grande sforzo per la ripartenza con misure studiate e condivise con il partenariato economico-sociale. Sono pensate per far fronte alle carenze di liquidità dovute all’emergenza, progettate per abbattere i costi di attivazione di nuova finanza da destinare alla ripartenza, strutturate per facilitare l’accesso al credito. Adesso protagoniste diventano le imprese con la loro voglia di farcela, ancora una volta. Puglia Sviluppo sarà come sempre al loro fianco”.
La procedura di partecipazione è interamente telematica attraverso il portale www.sistema.puglia.it.
Nel caso di Microprestito (Lift) la domanda va presentata direttamente dalle imprese, per Titolo II Capo 3 Circolante (Lift Plus) e Titolo II Capo 6 Circolante (Lift Plus) la richiesta di agevolazione deve essere presentata dal soggetto finanziatore.
Tutte le informazioni sono sui portali https://regione.puglia.it/web/guest/bandi-e-avvisi;
www.pugliasviluppo.eu.
La Regione Puglia, inoltre, ha attivato il numero verde 800990064, operativo dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 dal lunedì al venerdì
Ecco gli avvisi in dettaglio:
Microprestito (Lift)
Lo strumento permette l’accesso al credito da parte di microimprese operative e di lavoratori autonomi iscritti al registro delle imprese che oggi subiscono le difficoltà economiche determinate dall’epidemia da Covid-19 e dalle misure di contenimento per contrastarla.
I finanziamenti sono erogati sotto forma di mutui quinquennali, a tasso zero, tra i 5mila e i 30mila euro più preammortamento della durata di 12 mesi. Il finanziamento potrà essere utilizzato solo per sostenere le spese di funzionamento.
L’agevolazione sarà concessa per l’80% nella forma del finanziamento e per il 20% nella forma dell’assistenza rimborsabile. Quindi, alle imprese che saranno in regola con la restituzione delle rate del finanziamento prima della scadenza della 49a rata e che avranno correttamente dimostrato la spesa, sarà riconosciuta una premialità pari alla somma delle ultime 12 rate. Dunque il finanziamento agevolato sarà considerato estinto.
Titolo II Capo 3 Circolante (Lift Plus)
Lo strumento è finalizzato a far fronte a carenze di liquidità determinate dall’emergenza sanitaria da Covid 19.
Si rivolge a professionisti e ad imprese micro, piccole e medie che operano principalmente nei settori del commercio, dell’artigianato, del manifatturiero, dei servizi ed ha l’obiettivo di attivare nuova finanza da destinare alle immediate necessità per la ripresa delle attività economiche dopo il fermo imposto dall’emergenza da Covid-19. Potranno essere considerati validi i finanziamenti deliberati successivamente all’entrata in vigore del Decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020.
L’aiuto sarà erogato in forma di sovvenzione diretta pari al 20% dell’importo di un nuovo finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore accreditato. Questo aiuto arriverà al 30% per tutte le imprese che assumeranno l’impegno ad assicurare nell’esercizio 2022 i livelli occupazionali, in termini di unità lavorative annue (Ula), riferiti all’esercizio 2019.
L’importo di ogni singola operazione di finanziamento, su cui verrà calcolata la sovvenzione diretta, non dovrà essere inferiore a 30.000 euro e non superiore a 2.000.000 di euro, indipendentemente dall’ammontare complessivo del finanziamento concesso che potrà anche essere superiore a 2.000.000 di euro. Il finanziamento avrà una durata minima di 24 mesi ed almeno 12 mesi di preammortamento.
Le domande devono essere presentate ad un confidi o ad una banca accreditata, la quale si occuperà, dopo le opportune verifiche, di concedere il finanziamento e di inviare poi la richiesta di ammissione alle agevolazioni.
Gli aiuti del Titolo II Capo 3 – Circolante sono cumulabili con altri strumenti emergenziali previsti dalla Commissione Europea.
Titolo II Capo 6 Circolante (Lift Plus)
L’intervento fornisce un sostegno alle imprese del settore turistico-alberghiero per fronteggiare le carenze di liquidità determinate dall’emergenza sanitaria da coronavirus.
Si rivolge ad imprese micro, piccole e medie che operano nei comparti del turismo ed è finalizzato all’attivazione di nuova finanza da destinare alle immediate necessità per la ripresa delle attività economiche a seguito del fermo imposto dall’emergenza da Covid-19. Potranno essere considerati validi i finanziamenti deliberati successivamente all’entrata in vigore del Decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020.
L’aiuto sarà erogato in forma di sovvenzione diretta pari al 20% dell’importo di un nuovo finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore accreditato. Questo aiuto arriverà al 30% per tutte le imprese che assumeranno l’impegno ad assicurare nell’esercizio 2022 i livelli occupazionali in termini di unità lavorative annue (Ula) riferiti all’esercizio 2019.
L’importo di ogni singola operazione di finanziamento, su cui verrà calcolata la sovvenzione diretta, non dovrà essere inferiore a 30.000 euro e non superiore a 2.000.000 di euro, indipendentemente dall’ammontare complessivo del finanziamento concesso che potrà anche essere superiore a 2.000.000 di euro. Il finanziamento avrà una durata minima di 24 mesi ed almeno 12 mesi di preammortamento.
Le domande devono essere presentate ad un confidi o ad una banca accreditata, la quale si occuperà, dopo le opportune verifiche, di concedere il finanziamento e di inviare poi la richiesta di ammissione alle agevolazioni.
Gli aiuti del Titolo II Capo 6 – Circolante sono cumulabili con altri strumenti emergenziali previsti dalla Commissione Europea.
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