March 7, 2025

Nella zona industriale di Brindisi, la protesta dei lavoratori della ditta SIR ha assunto toni drammatici. Da questa mattina, due manichini sono stati appesi e quattro persone si sono posizionate sul nastro trasportatore, bloccandone il funzionamento. Questa azione simbolica vuole mettere in luce la disperazione e la determinazione dei lavoratori contro i licenziamenti avviati lo scorso 19 luglio.

I delegati aziendali di tutte le sigle sindacali coinvolte nella protesta hanno invitato tutti i giornalisti di Brindisi a recarsi a Costa Morena alle ore 10:00 per ascoltare direttamente la voce dei lavoratori. Il messaggio è chiaro: la situazione richiede l’attenzione e il supporto della comunità e dei media.

La protesta ha coinvolto anche la Centrale Enel di Cerano, con i manifestanti che puntano il dito non solo contro i licenziamenti, ma anche contro il più ampio problema della decarbonizzazione. Secondo i lavoratori, Enel non ha mantenuto gli impegni presi, defilandosi dalle responsabilità e contribuendo alla crisi occupazionale in corso.

Ieri, 25 luglio 2024, a Bari si è tenuta una riunione presso la task force sull’occupazione guidata dal presidente Leo Caroli. Sembrava si stesse avviando verso una soluzione che prevedeva diverse misure: una parte dei lavoratori sarebbe stata immediatamente messa in cassa integrazione, un’altra parte sarebbe stata prelevata dall’elenco di un accordo con Enel e SIR del 2021, e un gruppo avrebbe accettato l’esodo incentivato, seppur con un incentivo minimo.

Tuttavia, la situazione si è complicata quando la SIR ha chiesto di poter scegliere i nomi dei lavoratori che avrebbero continuato a lavorare fino a dicembre, data di fine appalto. Questa richiesta è stata vista come una provocazione dai sindacati e ha portato alla sospensione della riunione. Leo Caroli ha proposto una soluzione definitiva: l’azienda potrebbe inserire 4-5 nomi di sua fiducia, ma per gli altri si sarebbe dovuto fare riferimento all’anzianità.

Per il sindacato Cobas, la lotta non può fermarsi alla vertenza SIR. Si deve aprire un fronte di lotta ampio contro Enel, che non sembra voler mantenere gli impegni presi. La protesta di oggi è un chiaro segnale che i lavoratori sono pronti a tutto per difendere i loro diritti e il loro futuro.

La situazione rimane tesa e l’evoluzione delle prossime ore sarà cruciale per determinare il futuro di molti lavoratori e delle loro famiglie.

No Comments