Il 22 settembre è venuto a mancare Mario Merico, uno dei maggiori attivisti politici e sociali per i diritti umani conosciuti a Brindisi. Sin da giovanissimo, Mario non ha mai fatto mancare il suo contributo nell’impegno nel sociale, in quello politico e culturale.
E’ stato uno dei fondatori della Cooperativa Solidarietà e Rinnovamento di cui divenne il presidente gestendo per molti anni il Centro Sociale contro l’emarginazione giovanile di via Santa Chiara a Brindisi.
E’ stato il fondatore del gruppo Attika condividendo i temi e i contenuti con il Fuori e con gli altri collettivi LGBTQ+. Ha inoltre donato il suo archivio personale all’ Associazione “Archivio Storico Benedetto Petrone” che promuove la salvaguardia della memoria dei movimenti sociali, politici e culturali sviluppatisi nel Meridione dal novecento ai giorni nostri.
Mario fa parte di quella generazione la cui voce era decisa, innovativa e propositiva, anche se fuori campo. Mario era pieno di stupefacente umanità e sorprendente ricchezza d’animo.
Era sempre pronto a lottare per i diritti civili contro ogni forma di discriminazione, a tendere una mano a chi aveva bisogno di un amico per rialzarsi.
Nonostante le condizioni di salute, fece in modo di essere presente alla presentazione del libro “Radio Brindisi on Air” (Edizioni brundisium.net) di Marco Greco e Domenico Saponaro nella vecchia sede del Centro Sociale, oggi Yeahjasi.
Fu un piacevole ritorno a casa, tra i suoi amici, con le storie che raccontavano il bellissimo percorso dell’unica radio antagonista della città. In quella occasione si ricordava Radio Casbah alla quale Mario dedicò la sua generosità, impegno e passione.
A Mario piaceva trasmettere l’aura delle cose che più gli stavano a cuore: rappresentava la speranza e la memoria di un mondo che avremmo voluto diverso, tollerante pieno di giovani innamorati di cultura e impegno civico e anziani temerari rimasti ancora convinti dei vecchi ideali e coerenti nel tempo. Tutti uniti con l’unicità di essere umani per sorridere e sorriderci almeno un po’.
Ci mancherà il suo megafono rivolto al cielo, pronto ad urlare che “è ancora possibile credere in un mondo migliore”. Ciao Mario, fai buon viaggio verso il Cielo. I tuoi bellissimi valori per i diritti umani e civili resteranno sempre tra noi.
MARCO GRECO
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