Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Brindisi hanno proceduto al sequestro di un capannone industriale adibito al lavaggio di componenti meccaniche, tra cui attrezzature provenienti dall’ILVA di Taranto, e di alcune aree adibite allo stoccaggio di rifiuti solidi e liquidi in uso alla società Termomeccanica, che da qualche mese ha in fitto aziendale la Colmec Srl.
Il provvedimento è stato assunto ieri nell’ambito di controlli mirati all’accertamento di illeciti in materia di gestione dei rifiuti.
All’interno del capannone di C.da Piccoli, la Polizia Forestale ha accertato che i rifiuti liquidi, anche pericolosi, venivano smaltiti illecitamente mediante una condotta sversante in un canale esterno all’area industriale. Dai primi accertamenti la gestione dei rifiuti risulterebbe esercitata in violazione alle leggi in materia ambientale e carente delle autorizzazioni specifiche richieste per il deposito preliminare e lo stoccaggio dei rifiuti speciali.
Oltre al caponnone sono stati sequestrati svariati rifiuti speciali derivanti dalle attività di lavorazione diffusamente stoccati sull’area, per i quali sono in corso accertamenti per stabilire la provenienza e la pericolosità.
Sul posto è anche intervenuto il personale dell’ARPA Puglia che ha eseguito i campionamenti necessari a caratterizzare la eventuale pericolosità dei rifiuti sversati sul suolo.
Il titolare della società termomeccanica è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente per territorio per scarico illecito di acque reflue industriali in assenza di autorizzazioni e attività di gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi del Testo Unico Ambientale, Decreto legislativo 152/06.
Sono tuttavia in corso ulteriori accertamenti tesi ad individuare i soggetti che, a vario titolo, hanno concorso alla gestione dei predetti rifiuti, nonché determinare l’arco temporale di realizzazione dell’illecito smaltimento.
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