Di seguito riportiamo integralmente una lettera inviata da Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune) all’Assessore Gentile, al Sindaco e al Direttore Gen dell’ASL di Brindisi per chiedere chiarimenti sulla gestione del registro tumori di Brindisi e il mancato trattamento di dati sanitari dell’ASL.
Oggetto: Registro Tumori ASL Brindisi e dati sanitari
Come ben sapete la Città di Brindisi vive una emergenza ambientale e sanitaria, sancita dall’essere Sito di Interesse Nazionale per le Bonifiche ( mai realizzate ) e da vari studi scientifici ben riassunti dalla relazione “SINTESI DELLE EVIDENZE DI DANNO SANITARIO NELLA POPOLAZIONE DI BRINDISI E PROPOSTE DI INTERVENTO” tenuta nel corso della recente audizione del 24 marzo 2014 presso la III Commissione Regionale Sanità dal Dott. Maurizio Portaluri , Direttore OUC del Reparto Radioterapia dell’Ospedale Perrino .
Come si evince dalla relazione sono almeno otto gli studi che segnalano criticità sanitarie sulla popolazione di Brindisi ( Capoluogo ) , dall’eccesso di mortalità maschile alla maggiore incidenza di malformazioni neonatali in corrispondenza ad incrementi di emissioni di SO2 ( un marcatore di inquinanti ) .
Un quadro allarmante e preoccupante per i cittadini di Brindisi, meno per le istituzioni che mostrano una incredibile inerzia nel mettere in campo sia misure di prevenzione primaria, attuando politiche volte alla riduzione delle emissioni inquinanti del più grande polo chimico ed energetico d’Italia, sia implementando il Registro Tumori presso l’ASL di Brindisi e le necessarie indagini epidemiologiche richieste a gran voce dal territorio con una petizione firmata da 10.220 cittadini.
Eppure i primi dati del registro tumori evidenziano nel territorio di Brindisi un incremento dell’incidenza nelle neoplasie nel confronto tra il 2006, ultimo anno disponibile ed il triennio 1999-2001. Si passa da 385,8 a 395 ogni 100.000 abitanti tra i maschi ( + 2,4% ) e da 265,23 a 318,4 ( +20,05% ) ogni 100.000 abitanti tra le donne.
Di fronte a tali dati ci chiediamo perché tanta lentezza ( i dati più recenti si riferiscono al 2006) laddove Taranto Lecce e Bat hanno già accreditato presso l’Airtum il loro registro completando l’esame per il triennio 2006-08, e soprattutto perché a Brindisi non si sta procedendo rispettando quanto disposto dalla Regione Puglia per l’implementazione del Registro Tumori .
La Delibera di Giunta Regionale N.1197 del 1.07.2013 prevedeva che presso ogni ASL si doveva istituire una unità per il Registro composta oltre che dal Medico coordinatore anche da almeno un codificatore ed un rilevatore.
Registriamo che ad oggi è stato formalizzato solo il contratto per uno dei due addetti previsti e non con risorse ASL ma con le risorse fornite dal Comune di Brindisi , 25.000 euro.
Chiediamo quindi di sapere perché l’ASL di Brindisi non ha utilizzato risorse proprie per dare seguito a quanto disposto dalla Regione Puglia utilizzando a tal fine il finanziamento del Comune di Brindisi che era da intendersi come aggiuntivo e non sostitutivo.
Tale scelta penalizza il Registro Tumori di Brindisi poiché non raggiungendo il numero minimo di operatori previsti per l’accreditamento impone il trasferimento tutte le operazioni riguardanti la codifica ed il trattamento dei dati a Bari. Inoltre mentre i Registri delle altre Province già accreditate stanno lavorando sui dati del 2009 e 2010 il Registro di Brindisi con i suoi dati fermi al 2006 mostra un forte ritardo.
Si deve anche rilevare che in una situazione di siffatta criticità informazioni sullo stato di salute della popolazione dovrebbero essere costantemente ricavate dall’analisi dei dati sanitari correnti. La ASL e il Sistema Informativo Regionale posseggono dati sanitari aggiornatissimi come le cause di morte, i certificati di assistenza al parto, i ricoveri, la farmaceutica, le esenzioni per patologia. Dati già pronti per l’analisi da parte delle strutture di epidemiologia delle ASL con costi contenuti che possono fornire – come avviene in altri contesti nazionali – informazioni su rischi ancora in atto e non relegati, come il caso dei soli tumori – ad eccezione di quelli infantili – nel passato remoto. Si vedano gli studi realizzati a Brindisi sulle malformazioni e sui ricoveri ospedalieri o a Mantova sulla salute riproduttiva in quel SIN.
Per tali motivi Le chiediamo Ass. Gentile un incontro per discutere di queste problematiche e avviare ad una rapida soluzione l’implementazione e l’accreditamento del Registro Tumori di Brindisi nonchè una costante analisi dei dati sanitari correnti.
Riccardo Rossi
Per Brindisi Bene Comune
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