Il nuovo modo di liberare il cibo dai luoghi comuni, denominata Guerrilla Cuisine, sbarca in Puglia grazie a un gruppo di appassionati di cucina della provincia di Brindisi coordinati da Pierangelo Argentieri.
Il primo appuntamento nella nostra Regione è per lunedì 25 agosto a San Michele Salentino dove l’iniziativa è stata accolta e condivisa dalla neonata Associazione dei ristoratori locali e dall’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Pietro Epifani.
Alle ore 20,30, nella “patria” del Fico Secco Mandorlato presidio Slow Food, si daranno appuntamento tutti quei liberi cittadini che vogliono vivere un’esperienza unica in totale simbiosi con gli altri partecipanti.
In una sola serata, si ritroveranno cuochi, produttori, agricoltori e artisti. Maestro concertatore Don Pasta Selector, il paladino della Resistenza ai fornelli e promotore del Food Sound System. Ovvero come combinare la passione per la cucina e la musica. Nello specifico, si mischierà il sound dei Clash con l’insalata di caprino arricchita da julienne di fichi e la melodia di Domenico Modugno con la cialda di mandorle e zucchero con mousse di ricotta e arancia caramellata. A condurre la serata l’attore e presentatore televisivo Antonio Stornaiolo il quale, da esperto gastronomo, interagirà con il pubblico.
Anche nel caso di San Michele Salentino, come già avvenuto negli Stati Uniti, dove è nata ufficialmente la Guerrilla Cuisine grazie allo chef-guru Jimi Hatt, l’organizzazione ha utilizzato nella sua fase di preparazione canali di accesso particolari. Alla cena prevista in Piazza Marconi infatti si potrà accedere per passa parola o se si è stati introdotti da qualcuno già all’interno del movimento.
Il menù, oltre ai sopra citati antipasti e dessert, prevede orecchiette con cacio ricotta, pomodoro, basilico e fichi secchi; brace di carni e friggitoria di mare; verdure crude e bevande a chilometro zero o quasi. Acqua pubblica e comune delle fontanelle dell’Acquedotto Pugliese e vino Primitivo di Manduria Doc del Consorzio Produttori.
Simbolo d’obbligo per la prima uscita dei guerriglieri dei cibo sarà la falce e la forchetta. La prima in rappresentanza dei contadini-produttori; la seconda degli chef e delle donne e degli uomini che si mettono ai fornelli. Il tutto riportato sulle magliette e soprattutto sulle tovagliette del progetto Made in Carcere che vede impegnate un gruppo di detenute del carcere di Lecce.
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