Proseguono senza sosta le indagini sui disordini e sugli scontri avvenuti domenica 9 marzo all’interno e nei pressi dello stadio “Vito Curlo” di Fasano, al termine del derby tra Fasano e Brindisi, valevole per la 27ª giornata del campionato di Serie D.
La Digos ha rapidamente identificato gran parte dei presunti responsabili e, nella giornata di martedì 11 marzo, sono scattati i primi due arresti domiciliari in flagranza differita.
Gli arrestati, accusati di rissa in concorso, sarebbero due, tra cui il brindisino A.A., 21 anni, coinvolto nei violenti scontri urbani che hanno seguito la partita, già sospesa a causa delle intemperanze degli ultras ospiti.
Oltre agli arresti, la Questura sta notificando numerosi Daspo a tifosi di entrambe le squadre, mentre altri supporter risultano indagati a piede libero.
Ma le indagini proseguono per identificare ulteriori responsabili.
Le immagini raccolte dagli investigatori, insieme ai video girati da cittadini, hanno documentato scene di violenza estrema.
Un tifoso brindisino è rimasto a terra incosciente dopo essere stato colpito con un calcio, riprendendosi poco dopo. Gli scontri sono stati accompagnati dal lancio di pietre, bottiglie, fumogeni e bombe carta.
Il giudice sportivo, oltre alla perdita della partita per 3-0 e ad una multa ha inflitto quattro turni a porte chiuse al Brindisi.
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