Proseguono senza sosta le operazioni per domare l’incendio scoppiato venerdì mattina nella zona industriale di Brindisi, all’interno della ditta “TMM Demolizioni Srl” in via Newton.
I Vigili del Fuoco, in azione da oltre 48 ore, stanno affrontando un vasto rogo che ha interessato un’area complessiva di circa 2,5 ettari, di cui un ettaro è andato in fiamme.
Nonostante la pioggia caduta nella serata di venerdì abbia attenuato il fuoco, le fiamme, alimentate dal forte vento, continuano a propagarsi.
Sul posto operano una trentina di unità provenienti anche dai comandi di Bari, Taranto e Lecce, supportate da 11 mezzi, tra cui un escavatore. È stato richiesto l’intervento di un secondo escavatore per agevolare le operazioni di contenimento.
A seguito dell’emergenza, il Comune di Brindisi ha emanato un’ordinanza che dispone la chiusura, a partire dal 22 novembre 2024 e fino a cessata necessità, delle seguenti vie: Via G. Ferraris, fino all’intersezione con Viale Archimede, Via M. Curie, Via A. Arton, Via A. Nobel. È stato inoltre istituito il divieto di transito e sosta per tutti i veicoli su entrambi i lati delle suddette strade, con rimozione forzata.
Intanto si pensa anche alle possibili conseguenze penali del rogo: la documentazione relativa all’incendio è pronta per essere esaminata dalla Procura di Brindisi, guidata dal procuratore facente funzione Antonio Negro. Pare certo l’avvio di un’inchiesta penale per incendio e potenziale inquinamento ambientale, con l’obiettivo di verificare eventuali irregolarità nello stoccaggio dei rifiuti presso il sito.
La Procura, inoltre, valuterà i dati provenienti dai rilievi dell’aria eseguiti dall’Arpa che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero registrato un’alta concentrazione di polveri sottili e di idrocarburi policiclici aromatici.
I tecnici dell’Arpa e la squadra di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco stanno eseguendo accertamenti per determinare la natura dei materiali bruciati e valutare il possibile impatto ambientale.
La ditta colpita dalle fiamme tratta rifiuti derivanti dalla demolizione e trasformazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, resti di autovetture, e materiali come vetro, plastica, carta, metalli ferrosi e non ferrosi. Parte dei rifiuti potrebbe provenire da attività di bonifica di siti degradati e demolizioni navali o industriali.
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