Parziali: 27-16, 45-35, 69-48, 84-69
Vitasnella Cantù: Abass 7, Jones 4, Uter 6, Rullo 3, Leunen 9, Jenkins 11, Nwohuocha, Marconato n.e., Ragland 24, Aradori 11, Cusin 7, Gentile 2. Coach: Sacripanti
Enel Brindisi: James 13, Todic n.e., Formenti n.e., Savoia n.e., Lewis 10, Chiotti 8, Jurtom, Zerini 10, Snaer 12, Leggio n.e., Campbell 9, Jackson 7. Coach: Bucchi.
Arbitri: Vicino, Biggi, Calbucci
Sarebbe stato arduo vincere al Pianella, dove non c’è mai riuscito nessuno in questa stagione. E’ diventato proibitivo farlo dopo il forfait di Dyson, Todic e Formenti per infortunio.
Brindisi ha fatto quello che ha potuto, ma poter contare su soli sette atleti in casa di Cantù, se non vuol significa sconfitta matematica, ci manca poco…
Il risultato della gara non è mai stato in dubbio. Si è vista subito la differenza di forze in campo e vi era la forte consapevolezza che alla lunga il sovra minutaggio degli uomini di Bucchi avrebbe avuto un peso enorme nell’economia del match. E cosi è stato. Anche se occorre elogiare lo spirito e l’orgoglio dei brindisini che hanno lottato fino alla fine non lesinando alcuna energia.
Onestamente, di più non si poteva fare.
La gara.
Brindisi parte con Jackson, Snaer, Lewis, James e Zerini. Cantù risponde con Aradori, Leunen, Ragland, Cusin e Jenkins.
Brindisi tiene bene fino al 9-8, grazie alle triple di James e Snaer; poi Cantù accelera e con Ragland e Jenkins vola sul 14-8. L’Enel cerca di superare la carenza di rotazioni ed il gap tecnico con la determinazione e l’abnegazione in difesa. Zerini riduce il distacco a 4 lunghezze (16-12) ma Cantù non molla e, pur senza strafare, allunga minuto dopo minuto raggiungendo la doppia cifra prima della conclusione del quarto (27/16).
Nel secondo quarto Brindisi gioca alla pari con i padroni di casa. Bucchi da spazio a tutti gli arruolabili ed ognuno butta il cuore oltre l’ostacolo dando più di quello che può. E’ l’unico modo per non allungare a dismisura il divario e restare attaccati al match. Il punteggio resta ancorato intorno ai 10 punti di distanza, con un massimo di 13 lunghezze (33-20) ed un minimo di 8 (37-29). Al riposo lungo il tabellone segna 45-35.
L’avvio del terzo periodo è tragico (sportivamente parlando): l’Enel non va a segno per cinque minuti e subisce il parziale di 12-0. La gara non ha più storia. Il terzo quarto si chiude a -21 (69-48) ma nel quarto periodo James guida Brindisi alla (im)possibile rimonta. Il parziale di 16-2 porta i pugliesi a -9 (73-64) poi Sacripanti chiama time-out, assesta il suo quintetto e Cantù chiude senza patemi sull’84-69.
Angela Gatti
Pubblicato il: 16 Mar, 2014 @ 20:52
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